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INSERTO




                  Da questa particolare sentenza, scaturisce l’idea di interessare le agenzie
             internazionali Interpol ed Europol al fine di aprire il tema della contraffazione
             agroalimentare internazionale delle denominazioni di origine geografica.


             5.  Il progetto Opson e la cooperazione internazionale di polizia
                  Il Decreto Ministeriale del 25 ottobre 2000, istituisce il Servizio per la
             Cooperazione Internazionale di Polizia, al fine di potenziare le attività di coo-
             perazione di polizia a livello tecnico-operativo e di assistenza giudiziaria, accor-
             pando le preesistenti strutture tecnico-operative a proiezione internazionale.
                  Il Servizio ha tra i suoi compiti la cooperazione internazionale con i paesi
             esteri nella lotta al crimine organizzato con reciproco scambio di informazioni
             e di strategie operative e procedure finalizzate a combattere i fenomeni crimi-
             nosi transnazionali più preoccupanti (traffico di stupefacenti, riciclaggio, traffi-
             co di autoveicoli, falso nummario, criminalità informatica e ambientale).
                  Fra i vari programmi operativi previsti dal Segretariato generale Interpol di
             Lione tra il 2010 e il 1012, quello del “Trafficking in illicit goods and counterfeiting”
             sembrava essere quello più idoneo poiché si interessava dei reati in danno alla
             proprietà intellettuale e per le considerazioni sin qui svolte riguardo alla contraf-
             fazione agroalimentare ed al furto dei diritti di proprietà intellettuale IPRs (intel-
             lectual property rights). Apparve, quindi, essere il contenitore più idoneo per sen-
             sibilizzare i paesi internazionali su questo crimine emergente.
                  Il  primo  meeting internazionale sulla contraffazione degli alimenti a
             denominazione  di  origine  protetta,  organizzato  dal  Corpo  forestale  dello
             Stato, si svolse nell’aprile del 2010 a Sabaudia presso il Parco Nazionale del
             Circeo, al quale parteciparono i Paesi dell’area mediterranea, e dove fu deciso
             di  verificare  le  dimensioni  finanziarie  e  geografiche  della  contraffazione
             agroalimentare.
                  Il primo case study di un certo interesse scaturisce da una attività di coope-
             razione di polizia Italia/Francia tra il Nucleo Agroalimentare del Corpo fore-
             stale dello Stato con un reparto speciale della gendarmeria francese (Oclaesp)
                                                                                      (26)
             riguardante  un  olio  extravergine  di  oliva  etichettato  come  Toscoro  e  quindi
             palesemente in contrasto con il regolamento sulla protezione delle indicazioni
             geografiche e conclusosi con sequestri nel luogo di confezionamento (in Italia)
             e di stoccaggio (in Francia).

             (26)  https://www.gendarmerie.interieur.gouv.fr/notre-institution/nos-composantes/au-niveau-
                  central/les-offices/office-central-de-lutte-contre-les-atteintes-a-l-environnement-et-a-la-
                  sante-publique-oclaesp.

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