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INSERTO




             SOMMARIO: 1. Introduzione. - 2. Diritti culturali e integrazione sovranazionale. - 3. Valutazioni
                       conclusive.


             1.  Introduzione
                  Il settore agro-alimentare rappresenta da sempre per l’Italia ben più di un
             semplice comparto economico:
                    le nostre specialità gastronomiche si coniugano, infatti, con la nostra
             cultura caratterizzando luoghi, comunità e tradizioni;
                    si sposano con i paesaggi, plasmando attraverso l’agricoltura gli ambien-
             ti più caratteristici del nostro Paese;
                    si fondono con la storia e l’arte, divenendo tutt’uno con la nostra iden-
             tità.
                  In questo senso la storica frase di Ludwig Feuerbach «l’uomo è ciò che
             mangia» assume una valenza piena di significato, perché in effetti ciascuno di
             noi si nutre della storia, della cultura, delle tradizioni della comunità in cui vive,
             elementi tutti che diventano parte dell’identità dell’individuo.
                  In numerosi studi scientifici  di grande interesse è stata posta in evidenza
                                            (1)
             la natura inscindibile - potremmo dire “ancestrale” - del rapporto fra cibo e
             società, tanto da porre in evidenza come il modo di alimentarsi derivi anche e
             soprattutto «da una determinata appartenenza sociale e, al contempo, la rivela.
             Anche la qualità del cibo, oltre che la quantità, ha un forte valore comunicativo
             ed esprime immediatamente un’identità sociale» , tanto che, paradossalmente,
                                                           (2)
             nell’era del villaggio globale «il territorio costituisce un valore di riferimento

             (1)  L’elencazione delle ricerche scientifiche che hanno confermato il legame fra cibo, identità e
                  struttura sociale non è qui possibile per ovvie ragioni di spazio. Sia consentito rinviare, per
                  un riepilogo generale dello stato dell’arte, N. K. MALTHORA, Information Load and Consumer
                  Decision  Making,  in  J.  Of   Consumer  Research,  1982,  pagg.  419  ss.;  N.  HUNNINGS MARCH,
                  Consumer Patriotism, in The J. Of  Business Law, 1983, pagg. 356 ss.; V. CODELUPPI, Consumo e
                  comunicazione. Merci. Messaggi e pubblicità nelle società contemporanee, Milano, Franco Angeli, 1991;
                  F. DOGNA, Psicopatologia dei consumi quotidiani, Milano, Franco Angeli, 1993; N. ROSE, Inventing
                  ourselves. Psychology, Power and Personhood, Cambridge, CUP, 1996; G. RITZER, Il mondo alla Mc
                  Donald’s, Bologna, Il Mulino, 1997; J. D. HANSON, Taking Behaviouralis seriously: thew problem of
                  Market Manipulation, in New York Unjiv. Law Rev., 1999, pagg. 630 ss.; J. JACOBY, Is It Rational
                  to Assume Consumer Rationality? Some Consumer Psycological Perspectives on Rational Choice Theory, in
                  Roger Williams Univ. Law Rev., 2000, pagg. 83 ss.; O. D. JONES; T. H. GOLDSMITH, Law and
                  Behavioural  Biology,  in  Columbia  Law  Rev.,  2005,  pagg.  405  ss.;  K.  Van  Ittersum,  M.T.G.
                  MEULENBERG, H.C.M. VAN TRIJP, M. J. CANDEL, Consumers’s appreciation of  Regional Certification
                  Labels: A Pan-European Study, in J. Of  Agricultural Economics, 2007, pagg. 1 ss.; M. MONTANARI,
                  Il cibo come cultura, Bari, Laterza, 2004; ID., L’identità italiana in cucina, ibidem, 2010; Z. BAUMAN,
                  Consuming  life,  Cambridge,  Malden,  MA,  Polity  press,  2007;  G.  SERTORIO,  M.  C.
                  MARTINENGO, Il comportamento di consumo. Teorie socioantropologiche, Torino, Giappichelli, 2010;
                  ID., Culture in a Liquid Modern World, Cambridge, Polity Press, 2011.
             (2)   Cfr. M. MONTANARI, Il cibo come cultura, cit., pag. 109.

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