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DIRITTI E MADE IN ITALY
Dal punto di vista contenutistico, si tratta spesso di diritti “vaghi” rispetto
ai quali difficilmente si riescono a configurare precise pretese, ma che tendono
piuttosto a orientare le azioni dei governi, con strumenti di soft-law o forme di
monitoraggio.
Per questa ragione, non si è mancato di rilevare come questa “inflazione”
di nuovi diritti, pur essendo dettata dalla “generosità” di ampliare le tutele,
rischi di togliere alla nozione di diritti dell’uomo il suo carattere operativo e di
rendere più difficile la individuazione di titolari, oggetto, garanzie .
(12)
Ancora più incerta è la quarta generazione dei diritti, legati al campo della
(13)
evoluzione tecnologica, nella duplice accezione di diritti conseguenti al “raffor-
zamento del dominio della tecnica sulla natura” e di diritti come “salvaguardia
dai pericoli della tecnica” : sono i diritti dell’uomo nel “villaggio globale”.
(14)
Si tratta di una categoria molto ampia e dai confini indeterminati: com-
prende pretese eterogenee che vanno dalle garanzie contro la manipolazione
genetica al diritto di morire con dignità, al diritto alla riservatezza contro le
intrusioni dell’informatizzazione universale e a tutti i riflessi delle nuove tecno-
logie di comunicazione. Non a caso alcuni dubitano che lo sviluppo tecnologico
e la globalizzazione generino nuove categorie di diritti. In fondo lo sviluppo
tecnologico non fa altro che ridefinire diritti tradizionali : è il caso della riser-
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vatezza, che è un aspetto della libertà personale, combinato con la libertà di cor-
rispondenza e di manifestazione del pensiero. Ma forse l’utilità di una quarta
generazione risiede nella circostanza che consente di raggruppare e tenere uniti
tutti i diritti (a volte evoluzione o modificazione di diritti preesistenti) che si
legano allo sviluppo tecnologico.
A livello sistematico, va ricordato che le prime tre generazioni vengono
anche viste come declinazioni delle tre parole chiave della Rivoluzione francese:
Libertè, Egalitè, Fraternitè .
(16)
Infatti, i diritti delle prime tre generazioni riguardano rispettivamente la
libertà, la eguaglianza e la fratellanza (o solidarietà). Non a caso la Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea dedica i tre titoli centrali rispettiva-
mente a “Libertà”, “Uguaglianza”, “Solidarietà”.
(12) ALSTON, A Third Generation of Solidarity Rights: Progressive Development or Obfuscation of
International Human Rights Law?, in Netherlands International Law Review, 29, 1982, 307; anche
PÉREZ LUÑO, Le generazioni dei diritti umani, cit., 148.
(13) È ancora BOBBIO (L’età dei diritti, cit., XIV) a rilevare «già si affacciano nuove richieste che
non saprei chiamare se non diritti della quarta generazione».
(14) DENNINGER, Tutela ed attuazione del diritto nell’età tecnologica, in Nuovi diritti dell’età tecnologica, a
cura di F. RICCOBONO, Milano 1991, 65.
(15) ZOLO, Habeas mentem. Oltre il privatismo e contro i vecchi padroni, in Riv. di filosofia, 1997, 147 ss.
(16) Per questo parallelismo, Karel VASAK, op. cit.
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