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DOTTRINA
This article aims at raising awareness of the possible risks and pitfalls of a distorted use of the
Web by young people. The article investigates through a socio-cultural approach the evolution of bullying,
furthermore it examines different typologies of the phenomenon with emerging variables such as sexting.
After an in-depth analysis of the definition of the phenomenon of cyberbullying, the article analyses the
international and national literature on evidence-based measures of prevention and proposes a multi-level
model for prevention and intervention on cyberbullying. The intention is to address the problem of bullying
and cyberbullying behavior by encouraging the full participation of the educational community and institu-
tions as a whole, with the ultimate objective of marginalizing these phenomena and allowing an intelligent
approach to the Web to make the best use of its infinite opportunities.
SOMMARIO: 1. Cyberbullismo: le insidie della rete. - 2. Le varie forme di cyberbullismo. -
3. Sexting: il caso di Amanda Michelle Todd e di Carolina Picchio. - 4.
Conseguenze del cyberbullismo. - 5. Analisi degli aspetti normativi. - 6. Una
corresponsabilità educativa tra Famiglia-Scuola-Istituzioni.
1. Cyberbullismo: le insidie della rete
Da molti anni ormai tra i fenomeni sociali di maggior rilievo, quello del
bullismo risulta tristemente frequente e pertanto sottoposto ad un’importante
mole di studi e attenzioni istituzionali. Si tratta, in sostanza, di un fenomeno
caratterizzato da comportamenti deliberati e violenti in cui il prepotente aggre-
disce chi ritiene più debole e incapace di difendersi, la cui aggressione assume
le diverse forme dell’offesa, delle percosse, delle minacce o ancora della maldi-
cenza volta a escludere la vittima dal gruppo.
La novità degli ultimi anni è legata all’utilizzo dei social network e di altri canali
di comunicazione offerti dalla Rete, condizione così estesa da determinare la conia-
zione di un termine a sé, quello di cyberbullismo. Con questo termine, proposto
(1)
dallo studioso canadese Belsey Bill nel 2004 , si fa riferimento a quei comporta-
menti molesti perpetrati per mezzo dei nuovi sistemi tecnologici, quali il telefono
cellulare e la Rete internet con i suoi social network, blog e chat. Si tratta di nuovi mezzi
che hanno comportato una tendenziale estensione delle frontiere del bullismo o,
meglio, la nascita di un bullismo che «implica l’uso di informazioni e comunicazioni
tecnologiche a sostegno di un comportamento intenzionalmente ripetitivo ed ostile
(2)
di un individuo o di un gruppo nei confronti di altro/i individui» .
(1) The World’s First Definition of “Cyberbullying”, in https://cyberbullying.ca/.
(2) SLONJE R., SMITH P. K., Cyberbullying: another main type of bullying?, in Scandinavian Journal of psy-
chology, Cambridge 2008, pagg. 147-154.
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