Page 42 - Rassegna 2021-4
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DOTTRINA




                    This article aims at raising awareness of  the possible risks and pitfalls of  a distorted use of  the
              Web by  young people. The article investigates through a socio-cultural approach the evolution of  bullying,
              furthermore it examines different typologies of  the phenomenon with emerging variables such as sexting.
              After an in-depth analysis of  the definition of  the phenomenon of  cyberbullying, the article analyses the
              international and national literature on evidence-based measures of  prevention and proposes a multi-level
              model for prevention and intervention on cyberbullying. The intention is to address the problem of  bullying

              and cyberbullying behavior by encouraging the full participation of  the educational community and institu-
              tions as a whole, with the ultimate objective of  marginalizing these phenomena and allowing an intelligent
              approach to the Web to make the best use of  its infinite opportunities.



              SOMMARIO: 1. Cyberbullismo: le insidie della rete. - 2. Le varie forme di cyberbullismo. -
                          3.  Sexting: il caso di Amanda Michelle Todd e di Carolina Picchio. - 4.
                          Conseguenze del cyberbullismo. - 5. Analisi degli aspetti normativi. - 6. Una
                          corresponsabilità educativa tra Famiglia-Scuola-Istituzioni.


              1.  Cyberbullismo: le insidie della rete

                    Da molti anni ormai tra i fenomeni sociali di maggior rilievo, quello del
              bullismo risulta tristemente frequente e pertanto sottoposto ad un’importante
              mole di studi e attenzioni istituzionali. Si tratta, in sostanza, di un fenomeno
              caratterizzato da comportamenti deliberati e violenti in cui il prepotente aggre-
              disce chi ritiene più debole e incapace di difendersi, la cui aggressione assume

              le diverse forme dell’offesa, delle percosse, delle minacce o ancora della maldi-
              cenza volta a escludere la vittima dal gruppo.
                    La novità degli ultimi anni è legata all’utilizzo dei social network e di altri canali
              di comunicazione offerti dalla Rete, condizione così estesa da determinare la conia-
              zione di un termine a sé, quello di cyberbullismo. Con questo termine, proposto
                                                               (1)
              dallo studioso canadese Belsey Bill nel 2004 , si fa riferimento a quei comporta-
              menti molesti perpetrati per mezzo dei nuovi sistemi tecnologici, quali il telefono
              cellulare e la Rete internet con i suoi social network, blog e chat. Si tratta di nuovi mezzi
              che hanno comportato una tendenziale estensione delle frontiere del bullismo o,

              meglio, la nascita di un bullismo che «implica l’uso di informazioni e comunicazioni
              tecnologiche a sostegno di un comportamento intenzionalmente ripetitivo ed ostile
                                                                                     (2)
              di un individuo o di un gruppo nei confronti di altro/i individui» .
              (1)   The World’s First Definition of  “Cyberbullying”, in https://cyberbullying.ca/.
              (2)   SLONJE R., SMITH P. K., Cyberbullying: another main type of  bullying?, in Scandinavian Journal of  psy-
                    chology, Cambridge 2008, pagg. 147-154.

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