Page 35 - Rassegna 2021-4
P. 35

LE ARMI RARE, ARTISTICHE E DI IMPORTANZA STORICA TRA DIRITTO DI POLIZIA E
                                         TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE




                  coattiva (art. 43 CBCP) che dispone che “Il Ministero ha facoltà di far traspor-
                  tare e temporaneamente custodire in pubblici istituti i beni culturali mobili al
                                                                                      (42)
                  fine di garantirne la sicurezza o assicurarne la conservazione ”.
                        Teoricamente, quindi, un’arma dichiarata di interesse culturale, di pro-
                  prietà privata, potrebbe essere, da un organo dello Stato che non è Autorità di PS
                  (come gli organi del MdC), coattivamente trasportata e condotta in un altro
                  luogo poiché non si ritiene il proprietario sufficientemente in grado di garan-

                                           (43)
                  tirne la conservazione , in aperta antinomia normativa con tutto il diritto di
                  polizia che pone le armi sotto il controllo preventivo e successivo delle sole
                  Autorità di Pubblica sicurezza. Per altro verso, però, le armi sottoponibili a
                  dichiarazione di interesse ma non definite RAIS, sono concretamente scono-
                  sciute, se non casualmente, dagli organismi del MdC così come il loro poten-
                  ziale assoggettamento alla normativa sull’interesse culturale è ovviamente sco-
                  nosciuta anche all’Autorità di PS poiché il cittadino che denuncia la detenzio-
                  ne/acquisto dell’arma non ha alcun obbligo di comunicare l’eventuale interesse
                  storico-artistico dell’oggetto, comunque sottoposto alle altre normative in
                  materia di armi.

                        Questa inconoscibilità, che forse poco interessa chi opera in regime di
                  diritto di polizia, poiché la regolamentazione è comunque sussistente, è però
                  gravemente lesiva della possibilità di tutela del bene culturale che potrebbe
                  anche andare perduto (perché consegnato per la distruzione) , essere esportato
                                                                                     (44)
                  con relativa facilità o quantomeno rimanere sconosciuto.
                        Altra discrasia da far risaltare è legata al concetto di “detentore a qual-
                  siasi titolo” di cui si parla nel CBCP per quanto concerne i beni sottoponibili

                  a dichiarazione di interesse. Secondo il diritto dei beni culturali, infatti, rispetto
                  alla prioritaria necessità di verificare e, se del caso, sottoporre a tutela, diviene
                  addirittura secondario il titolo di proprietà, acquisto, o comunque detenzione
                  del bene che invece, nel diritto di polizia e con riguardo alle armi, è fonda-
                  mentale.

                  (42)  Purtuttavia, per completezza espositiva, bisogna ricordare che già l’art. 9 del DM 14 aprile
                        1982 aveva previsto che, in caso di rifiuto della licenza di collezione RAIS, il detentore
                        dovesse cedere i materiali entro trenta giorni ad un altro soggetto e, in caso di inottempe-
                        ranza, il Questore avrebbe dovuto disporre di consegnare e custodire le armi (a spese del-
                        l’interessato), su indicazione dell’ufficio periferico del MdC presso la Direzione di
                        Artiglieria (oggi CE.RI.MANT o SE.RI.MANT dell’Esercito italiano) o altro ufficio o ente
                        pubblico idoneo.
                  (43)  Per il discorso della sicurezza il diritto di polizia ha le proprie norme, ad oggi rinvenienti
                        nell’art. 20-bis della legge 110/1975.
                  (44)  E l’esperto ex art. 32  della legge 110/1975, deputato a controllarla, in assenza di particolari
                        elementi o indizi presenti nelle carte, per le armi legate alla vicinanza con un evento o un per-
                        sonaggio, difficilmente potrebbe riconoscerla come di interesse culturale.

                                                                                                        33
   30   31   32   33   34   35   36   37   38   39   40