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DOTTRINA
In tale contesto si è ritenuto di dover avviare, da parte della Presidenza
della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Basilicata, fin
dalla data del suo insediamento (2015) un progetto innovativo (Archivio delle
opere pubbliche, in sigla AOP) tale da poter esso costituire una base conoscitiva
più ricca, in quanto più articolata, rispetto a quella che avrebbe dovuto costituire,
fin dalla sua nascita, l’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici (art. 4, legge
109/1994).
Un progetto, quindi, che avrebbe potuto condurre, nel tempo, d’intesa e
con la collaborazione dell’ISTAT regionale e della Banca d’Italia locale, ad avere
elementi utili per la definizione complessiva e puntuale delle necessità finanziarie
atte a ridurre - secondo la visione della classe politica dirigente locale - lo stato
di disagio degli utenti dei diversi servizi pubblici, venendo a conoscere (ex ante)
di ognuno di essi il costo medio sia di impianto che di gestione.
Al cittadino serve conoscere alcuni elementi: quanto è costata una certa
opera, quanto tempo si è impiegato per la sua realizzazione, in che modo (cioè
la qualità che, alla fin fine, si misura nel tempo in cui resterà in piedi) essa sia
stata realizzata. L’acquisizione dei programmi triennali delle opere pubbliche,
presso ciascun Comune della Regione, si è realizzata con tempi che si sono, a
poco a poco, dimostrati alquanto dilatati.
A tal fine, e anche per dare all’azione di raccolta di tali atti programmatori,
un grado di solennità particolare, si è avuto cura di diramare una nota di richie-
sta che si è qualificata “ordinanza”, a firma dello stesso Presidente della
Sezione, e che si è avuto cura di trasmettere al Segretario comunale di ciascun
ente ricorrendo all’ausilio delle locali Stazioni dell’Arma dei Carabinieri.
In tal modo, sia pure in maniera indiretta, le informazioni riguardanti tali
opere pubbliche, al di là dell’obbligo che ogni Sindaco ha di pubblicarle sul sito
web del Comune sub “Amministrazione Trasparente”, hanno cominciato a for-
mare oggetto di attenzione da parte della stampa locale. Ma un ulteriore effetto
tale nota ha prodotto: il fatto che una Magistratura, indipendentemente dalla
ricerca di comportamenti che avrebbero arrecato danno alla comunità, avesse
inteso porre attenzione ai costi dell’opera così come previsti ex ante in siffatto
elenco. Tutto ciò veniva a costituire momento di auto-analisi critica da parte
degli stessi organi tecnici che avevano proceduto alla loro elaborazione.
Diventava abbastanza chiaro, sia pure progressivamente, agli occhi delle
burocrazie tecniche (geometri, architetti, ingegneri…) operanti presso gli Uffici
tecnici degli Enti, che una successiva richiesta di informazioni relativa, per
esempio, al settore stradale (metri quadrati da sistemare, metri lineari da costrui-
re…) avrebbe potuto far rilevare discrasie, anche evidenti, nella operazione di
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