Page 106 - Rassegna 2021-4
P. 106

DOTTRINA




                    In tale contesto si è ritenuto di dover avviare, da parte della Presidenza
              della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Basilicata, fin
              dalla data del suo insediamento (2015) un progetto innovativo (Archivio delle
              opere pubbliche, in sigla AOP) tale da poter esso costituire una base conoscitiva
              più ricca, in quanto più articolata, rispetto a quella che avrebbe dovuto costituire,
              fin dalla sua nascita, l’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici (art. 4, legge

              109/1994).
                    Un progetto, quindi, che avrebbe potuto condurre, nel tempo, d’intesa e
              con la collaborazione dell’ISTAT regionale e della Banca d’Italia locale, ad avere
              elementi utili per la definizione complessiva e puntuale delle necessità finanziarie
              atte a ridurre - secondo la visione della classe politica dirigente locale - lo stato
              di disagio degli utenti dei diversi servizi pubblici, venendo a conoscere (ex ante)
              di ognuno di essi il costo medio sia di impianto che di gestione.
                    Al cittadino serve conoscere alcuni elementi: quanto è costata una certa
              opera, quanto tempo si è impiegato per la sua realizzazione, in che modo (cioè
              la qualità che, alla fin fine, si misura nel tempo in cui resterà in piedi) essa sia

              stata realizzata. L’acquisizione dei programmi triennali delle opere pubbliche,
              presso ciascun Comune della Regione, si è realizzata con tempi che si sono, a
              poco a poco, dimostrati alquanto dilatati.
                    A tal fine, e anche per dare all’azione di raccolta di tali atti programmatori,
              un grado di solennità particolare, si è avuto cura di diramare una nota di richie-
              sta che si è qualificata “ordinanza”, a firma dello stesso Presidente della
              Sezione, e che si è avuto cura di trasmettere al Segretario comunale di ciascun
              ente ricorrendo all’ausilio delle locali Stazioni dell’Arma dei Carabinieri.

                    In tal modo, sia pure in maniera indiretta, le informazioni riguardanti tali
              opere pubbliche, al di là dell’obbligo che ogni Sindaco ha di pubblicarle sul sito
              web del Comune sub “Amministrazione Trasparente”, hanno cominciato a for-
              mare oggetto di attenzione da parte della stampa locale. Ma un ulteriore effetto
              tale nota ha prodotto: il fatto che una Magistratura, indipendentemente dalla
              ricerca di comportamenti che avrebbero arrecato danno alla comunità, avesse
              inteso porre attenzione ai costi dell’opera così come previsti ex ante in siffatto
              elenco. Tutto ciò veniva a costituire momento di auto-analisi critica da parte
              degli stessi organi tecnici che avevano proceduto alla loro elaborazione.
                    Diventava abbastanza chiaro, sia pure progressivamente, agli occhi delle

              burocrazie tecniche (geometri, architetti, ingegneri…) operanti presso gli Uffici
              tecnici degli Enti, che una successiva richiesta di informazioni relativa, per
              esempio, al settore stradale (metri quadrati da sistemare, metri lineari da costrui-
              re…) avrebbe potuto far rilevare discrasie, anche evidenti, nella operazione di


               104
   101   102   103   104   105   106   107   108   109   110   111