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APPUNTI SULLA DEFORMAZIONE O SFREGIO PERMANENTE DEL VISO
La previsione sanzionatoria sulla pena principale consente qualche rilievo
critico, opinabile alla luce delle diverse opinioni sulla politica criminale. La pre-
visione sanzionatoria sulla pena accessoria, invece, consente di muovere un
rilievo critico di maggiore consistenza in considerazione sia della tradizionale
avversione dello studioso di diritto penale alle pene perpetue e alle pene fisse ,
(24)
sia della recente ma in via di consolidamento presa di posizione della nostra
Corte costituzionale .
(25)
Il Codice Rosso ha previsto invero la pena accessoria della interdizione per-
petua del condannato da qualsiasi ufficio attinente alla tutela e alla curatela e alla
amministrazione di sostegno. Ferma la pertinenza della sanzione prevista in fun-
zione di allontanamento del condannato dal bene giuridico che ha mostrato di
non essere capace di rispettare, quel che si critica apertamente sta nella durata
fissa e a fortiori nella perpetuità della pena prevista. Il contrasto con il principio
di proporzione e di rieducazione del condannato ci appare in effetti evidente .
(26)
La pena fissa - e a maggior ragione quella perpetua - porta seco un indizio
di irragionevolezza rispetto al fatto commesso finendo per trattare in modo
uguale situazioni diverse e dunque per applicare la medesima pena a fatti che
per le circostanze del caso concreto risultano diversi e sono quindi connotati da
un disvalore di azione o di evento diverso. Il che implica una sproporzione per
eccesso della sanzione quando il fatto sia portatore di un disvalore concreto
meritevole di una sanzione minore e conforme al grado di colpevolezza, cioè di
rimprovero oggettivo e soggettivo del reo.
pena minima prevista per il delitto di detenzione e cessione di stupefacenti (art. 73, comma
1, DPR 309/1990; Corte cost. 40 del 2019); la sentenza che sancisce la incostituzionalità
della pena accessoria fissa prevista per il delitto di bancarotta fraudolenta (art. 216, l. fall.;
Corte cost. 222 del 2018); la sentenza che sancisce la incostituzionalità della pena della reclu-
sione per il delitto di diffamazione a mezzo stampa con addebito di un fatto determinato
(art. 13, legge 47/1948; Corte cost. ord. 132/2020).
(24) Ex multis, tra i tanti che si sono interessati al tema, PALIERO, Pene fisse e Costituzione: vecchi e
nuovi argomenti, in RIDPP, 1981, 725 ss.; MANNA, Sulla illegittimità delle pene accessorie fisse. L’art.
2641 del codice civile, in Giur. Cost. 1980, 910 ss.
(25) Corte cost. 222 del 2018, con nota di Pisa, Pene accessorie di durata fissa e ruolo riformatore
della Corte costituzionale, in DPP, 2019, 216 ss., e di GALLUCCIO, Pene fisse, pene rigide e
Costituzione: le sanzioni accessorie interdittive dei delitti di bancarotta fraudolenta ancora al cospetto del giu-
dice delle leggi, in RIDPP, 2018, 876; sulla scia delle considerazioni svolte dalla Consulta, e in
particolare in relazione alla necessaria mobilità della pena accessoria, mediante ricorso alla
discrezionalità giudiziale, Cass., Sez. un., 28 febbraio 2019, n. 28910, in CED, n. 276286, con
nota di LARIZZA, Durata delle pene accessorie: le Sezioni Unite rivedono l’interpretazione dell’art. 37 c.p.
(Pene accessorie e determinazione della durata), in Giur. It., 2019, 2739 ss.
(26) Esprime qualche riserva anche la Relazione del Massimario: “in tale ottica [il maggiore rigore
sanzionatorio] deve altresì leggersi la disposizione in tema di pena accessoria, non senza rile-
vare che di recente la Corte costituzionale, con la sent. 222 del 2018, ha formulato rilievi for-
temente critici nei confronti delle pene accessorie perpetue”.
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