Page 24 - Layout 2
P. 24
INSERTO
fatti, la scelta delle più adeguate attività analitiche da intraprendere e, infine, l’in-
terpretazione dei risultati e la loro valutazione come potenziali fonti di prova.
2.3 Le procedure di repertazione sul corpo delle vittime, sugli indumenti e su oggetti
Chiunque può subire maltrattamenti e/o violenze sessuali, ma alcuni sog-
getti sono particolarmente vulnerabili, come bambini ed anziani, giovani donne,
persone con disabilità, soggetti socio-economicamente disagiati e senza fissa
dimora, prostitute, soggetti reclusi in ambiente carcerario, richiedenti protezioni
internazionale, sempre più numerosi considerati gli attuali flussi migratori, e
coloro che vivono in aree di conflitto.
Negli anni, oltre alla cospicua letteratura scientifica inerente agli aspetti più
specificamente medici e investigativi soprattutto nei casi di violenza sessuale,
sono stati elaborati protocolli, raccomandazioni e linee-guida, sia in ambito
internazionale che nazionale, finalizzati all’armonizzazione delle attività di
(27)
natura sanitaria, assistenziale e di polizia giudiziaria da compiere dal momento
in cui una vittima di violenza e/o maltrattamento accede ad una struttura sani-
taria di pronto soccorso (cosiddetta fase di triage) o comunque dal momento in
cui una vittima sporga querela per il fatto subito.
Il principale riferimento nazionale è attualmente rappresentato dal DPCM
(Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) del 24 novembre 2017, Linee
guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assi-
stenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza, (GU Serie Generale n. 24 del 30
gennaio 2018).
L’obiettivo di tali linee guida è quello di orientare e indirizzare il personale
operante, in particolar modo il personale sanitario, nella scelta delle procedure
più opportune per l’assistenza alle vittime di violenza e maltrattamento, fornen-
do un intervento adeguato e integrato di assistenza sanitaria, psicologica, ma
anche giudiziaria. La ratio è quella di garantire, oltre al prioritario trattamento
delle conseguenze fisiche e psicologiche di una violenza, tutte quelle procedure
volte ad assicurare le fonti di prova necessarie per l’accertamento e la repressio-
ne del reato e per l’individuazione del reo e la verifica delle sue responsabilità
penali.
(27) World Health Organization (WHO) - Department of Reproductive Health and Research (Clinical manage-
ment of rape and intimate partner violence survivors: developing protocols for use in humanitarian settings, 15
December 2020; https://www.who.int/publications/i/item/9789240001411) e USA
Department of Justice - Office of Justice Programs (National Best Practices for Sexual Assault Kits: A
Multidisciplinary Approach. Recommendations for a victim-centered approach in responding to sexual assault
cases, 7 August 2017; https://nij.ojp.gov/topics/articles/national-best-practices-sexual-assault-
kits-multidisciplinary-approach).
22