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INSERTO
In un numero poco rilevante di reati di violenza sessuale, e comunque
sulla base di specifiche indicazioni da parte della vittima, questo fluido può
essere utile a provare un contatto intimo tra vittima e aggressore. Il vantaggio
associato con l’analisi delle tracce di urina è la possibilità di caratterizzarne la
natura in maniera estremamente specifica grazie alla rilevazione immunologica
dell’uromodulina, unicamente espressa in questo fluido. Dal punto di vista della
tipizzazione del DNA, in pratica, la maggiore possibilità di ottenere profili
genetici utili all’identificazione si ha con tracce liquide dalle quali sia possibile
isolare per centrifugazione il sedimento urinario ricco di frammenti cellulari
nucleati e DNA libero (complessivamente il DNA nell’urina liquida ha una con-
centrazione media di 1-20 ng/ml), mentre le tracce essiccate raramente consen-
tono di ottenere risultati apprezzabili (il sedimento risulta troppo disperso).
➣ Formazioni pilifere. Le formazioni pilifere, sebbene con una frequenza di
rinvenimento molto inferiore rispetto ai materiali biologici sopra indicati, rap-
presentano possibili tracce rinvenibili in alcuni eventi di violenza sessuale, in
particolare caratterizzati da colluttazione e azioni traumatiche in cui peli e capel-
li di vittima o aggressore possono trasferirsi alle rispettive pertinenze (sul corpo
e sugli indumenti).
Esse sono formazioni epiteliali cheratinizzate, denominate capelli, se pre-
senti nella parte alta del capo, e peli, se presenti in altre parti del corpo, diffuse
sull’intera superficie corporea con esclusione delle piante dei piedi e del palmo
delle mani. Dal punto di vista strutturale sono costituite da due porzioni, la
radice e lo stelo. Dal punto di vista delle caratteristiche cromatiche e morfolo-
giche le formazioni pilifere umane sono generalmente uniformi per colorazione
e pigmentazione per la loro lunghezza (ad eccezione dei capelli tinti in cui è
possibile apprezzare la differenza cromatica nella ricrescita). Sulla base della
fase del loro ciclo vitale le formazioni pilifere possono trovarsi in tre diverse
condizioni denominate anagen (fase di crescita attiva, molte cellule della radice
presenti), catagen (fase di vita della formazione pilifera senza accrescimento, cel-
lule della radice ancora presenti in buona quantità), telogen (fase terminale del
ciclo vitale della formazione pilifera, con scarse cellule presenti).
Negli scenari tipici dei delitti che implicano contatti stretti e colluttazioni,
come le violenze sessuali o i maltrattamenti, frequentemente vengono rinvenute
formazioni pilifere strappate a seguito di azioni traumatiche di trazione e ritro-
vate, ad esempio, tra le dita della vittima, piuttosto che distaccate per caduta
spontanea. In questi casi in cui le formazioni pilifere si presentano anche a
gruppi o mazzetti, verosimilmente di origine comune, frequentemente il bulbo
pilifero è spesso in fase di crescita anagen o catagen.
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