Page 20 - Layout 2
P. 20

INSERTO



             come tracce forensi su svariati reperti, sia di pertinenza della vittima come ad
             esempio la biancheria intima, e in tal caso risultano scarsamente rilevanti in otti-
             ca di identificazione del reo, sia di pertinenza dell’aggressore, come su indu-
             menti vari, su parti corporee (ad esempio mani, pene e bocca), e in tal caso
             risultano estremamente significative in termini investigativi e probatori.
                  Per quanto spesso molto rilevanti per corroborare la sussistenza di un rap-
             porto di natura sessuale e, quindi, un contatto intimo tra vittima e aggressore,
             la loro caratterizzazione biologica risulta difficilmente perseguibile con le attuali
             metodiche di laboratorio.
                  Il fluido mestruale è un insieme, estremamente eterogeneo, di sangue, secre-
             zioni genitali, cellule e frammenti cellulari endometriali della parete dell’utero e,
             inoltre, estremamente ricco di popolazioni microbiche, che ogni donna in età
             riproduttiva perde ciclicamente ogni ventotto giorni per un periodo di quattro-
             cinque giorni.
                  Sebbene in maniera non frequente tracce di liquido mestruale possono
             essere associate a eventi di violenza sessuale.
                  Quando ciò avviene, trattandosi prevalentemente di materiale ematico in
             rilevante quantità e non semplice da rimuovere da superfici assorbenti (come gli
             indumenti), le tracce di questo tipo risultano di solito facilmente rilevabili ed
             estremamente utili soprattutto quando si depositano sulle pertinenze dell’ag-
             gressore, collegandolo in maniera convincente al rapporto sessuale. Per quanto
             difficilmente distinguibili dalle comuni tracce ematiche recentemente sono stati
             individuati biomarcatori utili alla sua caratterizzazione, i dimeri-D di fibrina, deri-
             vanti  dalla  sua  degradazione  enzimatica  (fibrinolisi),  specificamente  presenti
             proprio nel sangue mestruale (e non nel sangue venoso e arterioso) e rilevabili
             con metodo immunologico.
                  Per quanto riguarda l’identificazione personale, le tracce di secrezioni vagi-
             nali, ma soprattutto quelle di fluido mestruale, in quanto entrambe ricche prin-
             cipalmente in cellule epiteliali mucose, ma anche in globuli bianchi, costituisco-
             no una apprezzabile fonte di DNA che, come sopra accennato, diviene partico-
             larmente rilevante laddove tali tracce vengano rinvenute sulle pertinenze del
             sospettato o su oggetti nell’uso del sospettato.
                  ➣ Feci e urina. Le feci e l’urina rappresentano i principali prodotti di scarto
             dei processi digestivi e, da un punto di vista quantitativo, i materiali biologici più
             abbondanti che, quotidianamente, un individuo produce e riversa al di fuori del
             proprio corpo. In generale la loro associazione alla commissione di un reato è
             piuttosto modesta e solitamente limitata a specifiche situazioni, tra cui, in primis,
             le violenze sessuali.


             18
   15   16   17   18   19   20   21   22   23   24   25