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INSERTO



             o cellule integre derivanti dall’epitelio di sfaldamento della mucosa orale e dei
             dotti ghiandolari ed elementi corpuscolari del sangue. Una delle principali classi
             di proteine presenti nella saliva è rappresentato dalle α-amilasi, in particolare
             dalla classe delle α-amilasi isoenzima S, presenti specificamente ed abbondante-
             mente nella saliva e estremamente meno concentrate in altri fluidi, tra cui urina,
             sudore, feci, lacrime e secreti vaginali. L’abbondanza delle α-amilasi nella saliva
             e la relativa scarsità in altri fluidi, unitamente alla loro stabilità biochimica, fa sì
             che tali proteine vengano abitualmente utilizzate in ambito forense come mar-
             catori predittivi della presenza di tracce di natura salivare tramite test a base
             immunologica.
                  La frazione corpuscolata della saliva è inoltre caratterizzata da quantitativi
             imprecisati, ma sicuramente rilevanti, di cellule di sfaldamento degli epiteli della
             mucosa oro-faringea e dei dotti salivari, da globuli bianchi e da frammenti cel-
             lulari più o meno integri. Tutti questi corpuscoli cellulari contengono abbon-
             danti molecole di DNA relativamente integre che si aggiungono, nella saliva più
             che in altri fluidi (dove sono comunque presenti), a molecole di DNA libero
             (cell free nucleic acids CNAs o cell free DNA, cfDNA), cioè non incapsulato in cel-
             lule, derivante dalla progressiva frammentazione delle varie cellule presenti .
                                                                                      (14)
             L’elevato contenuto di cellule nucleate a diversi gradi di integrità e di cfDNA
             continuamente riversate nella saliva dai vari epiteli mucosi porta a stimare nelle
             tracce  salivari  quantitativi  di  DNA  idonei  per  la  tipizzazione  del  DNA  che
             variano tra i 1000 ng/ml  e i 10000 ng/ml nelle tracce ancora liquide e fresche
                                    (15)
             e tra i 100 ng/tampone e i 1500 ng/tampone nei tamponi oro-faringei fatti
             essiccare, rendendo pertanto questa categoria di tracce forensi tra le più ottimali
             per l’identificazione personale dopo liquido seminale e sangue.
                  ➣ Tracce da contatto e sudore. Una categoria tanto diffusa quanto complessa
             da analizzare e da valutare nei contesti criminosi più svariati è quella delle
             tracce da contatto, con cui si intende materiale biologico a composizione ete-
             rogenea costituito, dal punto di vista forense, da varie componenti: cellule di
             sfaldamento dell’epidermide e delle mucose (verosimilmente depositate sulla
             cute attraverso i dotti sebacei e sudoripari), altre tipologie cellulari, diverse da
             quelle prodotte dalla cute e dai dotti sebacei e sudoripari, derivanti da diffe-
             renti fluidi biologici (come sperma, saliva, sangue, ecc.), che si depositano


             (14)  Il DNA libero, non presente all’interno di cellule (cell free DNA - cfDNA), cioè DNA non
                  incapsulato nel nucleo cellulare a sua volta contenuto all’interno della membrana cellulare, non
                  costituisce una prerogativa della saliva, ma si rileva nella quasi totalità delle tracce biologiche,
                  risultando tuttavia assai più significativo nei materiali biologici che derivano da un contatto
                  stretto con epiteli (epidermide e mucose), tra cui principalmente il sudore, le feci e l’urina.
             (15)  Un nanogrammo corrisponde a un miliardesimo di grammo, 1 ng=10  g.
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