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INSERTO



                  Le tracce di liquido seminale, insieme alle tracce ematiche e a quelle sali-
             vari, costituiscono una delle più frequenti tipologie di reperto rinvenute nei casi
             di violenza sessuale e quella più suggestivamente collegata a questa fattispecie
             delittuosa. Questa stretta associazione risulta estremamente rilevante e signifi-
             cativa laddove il racconto della vittima, unitamente a elementi investigativi e cir-
             costanziali, suggeriscono che è stata consumata una violenza sessuale.
                  Lo  sperma  è  un  fluido  biologico  prodotto  degli  organi  riproduttivi
             maschili, nello specifico dalle vescicole seminali, dalle ghiandole di Cowper e
             di Littre, dalla prostata, dall’ampolla e dall’epididimo. Esso è costituito per il
             95% del suo volume da una frazione liquida - il plasma seminale - e per il cinque
             per cento da una frazione cellulare - gli spermatozoi (aventi una concentrazione
             di  circa  60-150  milioni/ml).  Nel  plasma  seminale  sono  presenti  in  elevata
             quantità due importanti proteine ad alto grado di specificità per il liquido semi-
             nale, l’antigene prostatico specifico (PSA) e le semenogeline I e II (Sg-I e Sg-II), per que-
             sto utilizzate come marcatori elettivi per la caratterizzazione delle tracce di
             natura spermatica.
                  Gli spermatozoi, essendo le uniche componenti cellulari del liquido semi-
             nale,  contengono  materiale  genetico  all’interno  del  loro  nucleo  cellulare.
             Pertanto risultano la principale categoria di cellule del liquido seminale utili ai
             fini della tipizzazione genetica a partire da una traccia di sperma. Una caratte-
             ristica tipica delle tracce di liquido seminale, che ha profonde ricadute positive
             sugli aspetti analitici di laboratorio, è rappresentata dalla estrema resistenza alla
             degradazione delle molecole di DNA contenute negli spermatozoi a causa della
             associazione profonda tra le protamine e la doppia elica del DNA, che deter-
             mina un impacchettamento dello stesso DNA e una sua indiretta protezione da
             tutti quei fattori ambientali che potrebbero pregiudicarne stabilità e integrità.
             Inoltre, il quantitativo di DNA nel liquido seminale depositato da un individuo
             sano risulta assolutamente rilevante a causa dell’elevata densità cellulare dovuta
             soprattutto agli spermatozoi: in una tipica traccia forense liquida e fresca la con-
             centrazione di DNA è infatti stimata nell’ordine di circa 150000-300000 ng/ml,
             mentre su tamponi post-coitali di circa 10-3000 ng/tampone. L’elevata resisten-
             za intrinseca degli spermatozoi alla degradazione, associata alla particolare sta-
             bilità e resistenza delle molecole di DNA e ad una sua elevata concentrazione,
             contribuiscono a rendere le tracce di liquido seminale ancora fresche, ma anche
             in condizioni di essiccazione, come il materiale biologico più stabile e persisten-
             te e con il più elevato successo analitico in fase di tipizzazione genetica. Tracce
             di liquido seminale (e di DNA), in condizioni tali da fornire profili genetici
             autosomici  utili  all’identificazione  personale  dell’aggressore,  possono  essere


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