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IL RUOLO DELLA BIOLOGIA E DELLA GENETICA FORENSE
NELL’ASSISTENZA ALLE VITTIME DI VIOLENZA
tali superfici, tempi di contatto, intensità del contatto) che ne caratterizzano il
rilascio, il deposito e la persistenza e che, spesso, sono difficilmente valutabili e
ponderabili, per quanto la letteratura scientifica abbia fornito alcune indicazio-
ni. La vasta variabilità derivante da tali fattori che influenza fortemente e, spes-
so, imprevedibilmente, qualità e quantità di DNA recuperabile, rende difficol-
tosa l’analisi di tipizzazione del DNA e complessa la valutazione, tramite il solo
studio dei profili genetici, delle azioni (modalità e circostanze) che hanno con-
dotto al deposito del DNA del soggetto sul reperto. In linea generale e in accor-
do alla letteratura scientifica internazionale, non è infatti sostanzialmente pos-
sibile fornire informazioni categoriche circa il deposito di tracce da contatto, i
tempi di persistenza e i possibili trasferimenti secondari soprattutto a causa
della imponderabile variabilità inter-individuale in termini di caratteristiche
fisiologiche e di abitudini personali .
(22)
➣ Secrezioni genitali femminili e fluido mestruale. Le secrezioni genitali femmi-
nili e il fluido mestruale rappresentano i due fluidi biologici di specifica produ-
zione da parte degli organi riproduttori femminili. La loro rilevazione sulle per-
tinenze di un individuo sospettato di un reato di natura sessuale è fortemente
suggestiva di un contatto intimo potenzialmente correlato alla commissione del
crimine.
La lubrificazione vaginale è determinata dalla presenza di un fluido, tra-
sparente e omogeneo di colore biancastro e dalla consistenza viscosa, dato dalla
commistione delle secrezioni provenienti dalle diverse strutture dell’apparato
genitale femminile e, in particolare, dalla vagina. Nel suo insieme il fluido pro-
dotto dall’apparato genitale femminile viene comunemente denominato come
secrezioni genitali femminili e alla sua composizione concorrono più componenti:
la componente maggiore è il trasudato vaginale, a cui si aggiungono il secreto cer-
vicale e le cellule epiteliali desquamate di provenienza vaginale e cervicale . Nelle secre-
(23)
zioni vaginali si riscontrano numerose tipologie cellulari, tra cui leucociti, cellule
di desquamazione della mucosa vaginale e/o uterina e anche una consistente
popolazione microbica.
Le secrezioni genitali femminili, genericamente associate a ogni rapporto
sessuale (specialmente se praticato volontariamente), sono in realtà rilevabili
(22) Ciononostante, soprattutto in alcune circostanze, appare possibile tentare di ipotizzare, sulla
base di ulteriori riscontri investigativi (anche di natura tecnica) e di considerazioni scientifi-
che e logico-deduttive, le modalità e le circostanze in cui potrebbe essere avvenuto il depo-
sito del materiale biologico e, conseguentemente, formulare ipotesi ragionevoli e realistiche
sulla contestualizzazione delle tracce all’evento.
(23) Il trasudato vaginale si crea per il lento deflusso del sangue attraverso i capillari che irrorano
l’epitelio vaginale; questo consente il passaggio di un filtrato plasmatico attraverso l’epitelio,
dal letto vascolare alla cavità vaginale.
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