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INSERTO



                  In questi spazi angusti e ridotti, grazie all’azione abrasiva dell’unghia spe-
             cialmente durante le azioni traumatiche , all’azione protettiva degli spazi stes-
                                                   (17)
             si  e  alla  possibilità  che  il  deposito  riguardi  fluidi  biologici  ricchi  di  DNA
              (18)
             (come sperma, saliva o fluidi vaginali), si accumula materiale biologico della vit-
             tima e/o dell’aggressore. Tali tracce sono definite dalla letteratura scientifica
             come materiale sub-ungueale .
                                      (19)
                  Per quanto estremamente diffuse come tracce su una gran quantità e tipo-
             logia di reperti e, in molte circostanze, utili all’identificazione degli individui con
             cui una persona può essere entrata in contatto, il materiale da contatto risulta
             caratterizzato da una indubbia complessità analitica dovuta a svariati fattori tec-
             nici e circostanziali , inclusa la difficolta di contestualizzarle o meno allo spe-
                               (20)
             cifico  contesto  delittuoso .  Ciò  si  ripercuote  inevitabilmente  sugli  aspetti
                                      (21)
             interpretativi  e  valutativi  dei  risultati  dell’indagine  tecnica  e,  quindi,  sul  loro
             significato informativo e sulla loro valenza probatoria.
                  La questione della difficoltà di contestualizzazione di queste tracce legata
             principalmente alla impossibilità di determinare, con metodo scientifico atten-
             dibile,  il  tempo,  le  modalità  e  le  circostanze  in  cui  è  avvenuto  il  rilascio,  e
             comunque valida per qualsiasi traccia forense, assume, nel caso delle tracce da
             contatto, una delicatezza ancora maggiore. In queste tracce, più che in altre, sus-
             sistono infatti numerose variabili di carattere fisiologico-individuale (caratteri-
             stiche di sudorazione dell’individuo, abitudini personali, igiene personale, quan-
             tità di DNA depositato) e circostanziale (superfici di deposito, persistenza su

             (17)  La vittima, ad esempio, per difendersi e per opporre resistenza, istintivamente utilizza le
                  mani e spesso fa più o meno volontariamente uso anche delle proprie unghie nei confronti
                  dell’aggressore.
             (18)  Che  proteggono  il  materiale  biologico  qui  depositato  dall’asportazione  (anche  mediante
                  lavaggio delle mani).
             (19)  La rilevanza dei materiali sub-ungueali è legata anche al fatto che contatti accidentali o con-
                  tatti con materiali biologici esigui, tipici delle abitudini personali quotidiane, non determina-
                  no di solito accumuli consistenti di DNA esogeno sotto le unghie, portando quindi a rinve-
                  nire piuttosto raramente DNA estraneo a seguito dei consueti rapporti interpersonali.
             (20)  Tra cui: quantità, spesso limitate, di DNA depositato, talvolta in condizioni di degradazione
                  e, pertanto di difficile tipizzazione genetica; presenza di commistioni di materiali biologici
                  solitamente da più individui che possono essersi accumulati a seguito del reato, ma anche in
                  conseguenza dei contatti precedenti o successivi; impossibilità pratica di poter caratterizzare
                  in maniera affidabile la natura di questa categoria di tracce a causa sia dell’assenza di marca-
                  tori biologici specifici e selettivi e, conseguentemente, dell’assenza, nei laboratori di biologia
                  forense, di affidabili test attualmente disponibili per la caratterizzazione della loro natura.
             (21)  Contestualizzare significa valutare quanto la traccia possa essere correlata al fatto in questione
                  ipotizzando ragionevolmente modalità e circostanze in cui potrebbe essere avvenuto il depo-
                  sito del materiale biologico. Si pensi al caso, piuttosto comune, in cui sul corpo, sugli indu-
                  menti e negli ambienti di pertinenza di una vittima di violenza o maltrattamento si rinvenga-
                  no materiali da contatto dovuti alle precedenti frequentazioni e ai comuni rapporti relazionali
                  interpersonali che evidentemente nulla rilevano con la commissione del crimine.

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