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DOTTRINA
L’aggravante dell’ingente
quantità
Tenente
Giuseppe Montebuglio Una nuova pronuncia delle Sezioni
(*)
Unite in tema di stupefacenti
(**)
(Breve commento alla sentenza 14722/2020)
L’elaborato che segue si propone, in forma ricognitiva, di affrontare il tema dell’in-
gente quantità applicato alla disciplina degli stupefacenti. La Corte di Cassazione nell’ultimo
ventennio si è espressa tre volte: con la sentenza Primavera nel 2000, la sentenza Biondi nel
2012 e l’ultima nel 2020. La questione fa principalmente riferimento all’interpretazione da
dare al termine elastico “ingente”, tra la necessità di definire un parametro di riferimento,
senza incorrere in eventuali arbitrari esercizi, e di garantire comunque ai giudici di esercitare
la propria valutazione discrezionale, senza imporre ‘gabbie’.
This paper has the objective to deal, in a factual manner, with the topic of narcotic and psycothropic
substances, and in particular with the aggravating circumstance of large quantity. The Italian Supreme
Court of Cassation has spoken out three times in the last 2 decades, in 2000 with the so called Primavera
judgement, in 2012 with the Biondi judgement andlast year. The main gist refers to the interpretation that
should be given to the word “large”, between the need to find a suitable benchmark, without exceeding arbi-
trarily judicial powers, and the need to guarantee judges their discretion, without imposing any cage.
!
La Corte di Cassazione, nel suo massimo consesso, è stata ancora una volta
investita di una questione relativa all’articolo 80, comma 2, DPR 309/1990.
L’articolo in questione regola l’aggravante dell’ingente quantità, affermando
che se il fatto riguarda quantità ingenti di sostanze stupefacenti o psicotrope, le pene sono
aumentate dalla metà a due terzi [...].
(*) Comandante di plotone presso la Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze.
(**) Articolo sottoposto a referaggio anonimo.
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