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L’INSEGNAMENTO DELL’ARABO AL PERSONALE MILITARE
Impieghiamo il termine “pressoché” in quanto l’arabo classico ha in realtà
subito, a seguito del rinnovato contatto con l’Occidente sul finire del XVIII
secolo, un processo di semplificazione e modernizzazione che, da un lato, gli ha
permesso di adattarsi alla terminologia moderna impiegata nel settore tecnico,
scientifico e letterario, dall’altro ne ha semplificato le strutture sintattiche, spes-
so troppo elaborate e complesse. Questa nuova forma linguistica, nota come
arabo standard moderno (o più comunemente indicata con l’acronimo inglese
MSA ossia Modern Standard Arabic) , è tutt’oggi fortemente regolamentata dalle
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Accademie di Lingua Araba (Damasco, Cairo e Baghdad), che hanno voluto
stabilire una “varietà standard” accessibile a tutti i parlanti arabofoni e allo stes-
so tempo distinta dalle “varietà colloquiali” (si veda § 2). L’interesse di queste
accademie è quello di evitare un sostanziale stravolgimento della lingua, soprat-
tutto in ambito grammaticale, lasciandola immutata nella sua essenza.
D’altronde non potrebbe essere altrimenti se si considera il carattere sacro del-
l’arabo, strumento pervaso da un ordine, un’armonia e una razionalità profondi,
in cui la Perfezione Divina trova la propria espressione.
Premesso il suo carattere sacrale e identitario, l’arabo oggigiorno è una
delle lingue emergenti all’interno del “mercato globale delle lingue” . Esso è la
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lingua ufficiale dei ventidue Paesi membri che aderiscono alla Lega Araba, non-
ché una delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite. Inoltre, con più di trecento
milioni di locutori, si pone al quinto posto nella classifica delle lingue più parlate
al mondo . L’arabo rappresenta, nella sua “versione standard”, la lingua franca
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per l’intercomprensione degli arabofoni in tutto il mondo, così come il simbolo
dei tratti condivisi della cultura arabo-islamica che attraversano la regione araba
in maniera trasversale. Inoltre, è presente ormai da anni in Europa come lingua
di immigrazione con numeri importanti: basti pensare che si accinge a diventare
la seconda lingua per numero di parlanti in Svezia . Oltre ad essere particolar-
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mente richiesta per via del fenomeno migratorio proveniente dal Mediterraneo,
la conoscenza dell’arabo rappresenta uno strumento prezioso anche nell’ambi-
to delle Forze armate, considerato il moltiplicarsi delle operazioni di peacekeeping
e il dispiegamento del contingente italiano in Paesi interessati dai più rilevanti
eventi geopolitici e militari recenti.
(2) Per ulteriori approfondimenti si veda STETKEVYTCH, 2006. La riforma linguistica della lingua
araba si colloca nel quadro di quella rinascita intellettuale, politica e sociale che investì la
società araba alla fine del Settecento e che è nota come al-nahdah al-‘arabiyyah “la rinascita
araba”.
(3) J. L. CALVET, Le marché aux langues: les effets linguistique de la mondialisation, Plon, Paris, 2002.
(4) https://www.statista.com/statistics/266808/the-most-spoken-languages-worldwide/.
(5) https://www.languagemagazine.com/2018/06/29/arabic-becomes-swedens-second-language/.
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