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                  LE NAVI DELLA REGIA MARINA E DELLA MARINA MILITARE CON IL NOME CARABINIERE























                  Il Carabiniere con la classica mimetizzazione adottata dal naviglio silurante della Regia Marina in due
                  tonalità di grigio (grigio cenerino chiaro e scuro)
                                    (Fototeca dell’Ufficio Storico della Marina Militare, Roma)
                       L’ammiraglio  di  divisione  Raffaele  de  Courten,  che  alla  caduta  del
                  Fascismo era stato nominato capo di Stato Maggiore della Marina e ministro
                  della stessa Forza Armata, aveva cominciato una leale collaborazione con gli
                  alleati  per  migliorare  la  posizione  dell’Italia  al  termine  del  conflitto  che  in
                  Europa sembrava ormai prossimo    (103) . Egli, al fine di rendere ancora più van-
                  taggioso lo status del nostro Paese alla conclusione delle ostilità, pensò di raf-
                  forzare la presenza navale della Regia Marina in Estremo Oriente così da poter
                  combattere  contro  il  Giappone.  De  Courten  pertanto  decise  di  inviarvi  il
                  Carabiniere agli ordini del suo nuovo comandante, il capitano di corvetta Fabio
                  Tani,  cha  salpò  da  Taranto  la  sera  dell’8  maggio  1945,  proprio  quando  la
                  Germania si stava arrendendo  (104) . A bordo del caccia, che prima della partenza
                  aveva eseguito un intenso ciclo addestrativo, si imbarcò il nucleo di collegamen-
                  to britannico, costituito da un ufficiale e sei marinai della Royal Navy.
                       L’11 maggio il Carabiniere si ormeggiò ad Alessandria d’Egitto e si rifornì
                  di nafta dalla petroliera britannica Sagona, la stessa che era rimasta danneggiata
                  gravemente insieme alle corazzate Valiant, Queen Elizabeth e al caccia Jervis all’al-
                  ba del 19 dicembre 1941 proprio nella base africana durante l’ardito attacco
                  condotto da tre siluri a lenta corsa, soprannominati “Maiali”, comandati dall’al-
                  lora tenente di vascello Luigi Durand de La Penne (105) .

                  (103) AUSMM, Biografie ufficiali, busta D 7, fascicolo 18: “Ministero della Difesa-Marina. Direzione
                       Generale degli Ufficiali e dei Servizi Militari e Scientifici. Divisione II. Sezione II. Matricola
                       Ufficiali. Corpo Stato Maggiore. Estratto matricolare dell’Ammiraglio di Squadra c.a. (dece-
                       duto) de Courten Raffaele nato il 23 settembre 1888 a Milano provincia ivi”.
                  (104) Ivi, Statini dell’attività bellica delle navi, busta 8, fascicolo 9: “R.C.T. Carabiniere. Diario di guerra”,
                       annotazioni dal 3 all’8 maggio 1945.
                  (105) PAUL KEMP, I guerrieri degli abissi, trad. it. a cura di Enzo Peru, Milano, TEA, 1999, pagg. 36-42.
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