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                  LE NAVI DELLA REGIA MARINA E DELLA MARINA MILITARE CON IL NOME CARABINIERE



                       L’ammiraglio  di  divisione
                  Luigi  Biancheri,  comandante
                  dell’VIII  Divisione,  rendendosi
                  conto della situazione della Roma,
                  segnalò  ai  caccia  Carabiniere,
                  Fuciliere e  Mitragliere di fornire
                  assistenza alla corazzata e di recu-
                  perare i naufraghi. Biancheri poi
                  si mise in contatto con l’ammira-
                  glio  di  divisione  Romeo  Oliva,
                  responsabile della VII Divisione
                  e imbarcato sull’incrociatore leg-
                  gero Eugenio di Savoia, per infor-
                  marlo che, essendo Oliva l’uffi-
                  ciale più anziano, doveva assume-
                  re il comando delle Forze Navali
                  da Battaglia poiché Bergamini era
                  probabilmente  morto  o  che
                  comunque  era  impossibilitato  a
                  impartire ordini .
                                (97)
                       L’ammiraglio  Oliva  con-
                  fermò la disposizione imparti-
                  ta da Biancheri ai tre caccia di
                  soccorrere la Roma ed estese il   La nave da battaglia Roma in fase di affondamento dopo
                                                  essere stata colpita da due bombe telecomandate tede-
                  medesimo incarico pure all’in-  sche al largo dell’Isola dell’Asinara nel pomeriggio del 9
                  crociatore leggero Attilio Regolo   settembre 1943
                  e  alle  torpediniere  Impetuoso,            (Collezione Fulvio Petronio)
                  Libra, Orione, Orsa e Pegaso. Oliva alle 16:12 segnalò di aver preso il controllo
                  della flotta e dopo circa un quarto d’ora anche la corazzata Italia fu colpita da
                  una bomba che la danneggiò leggermente .
                                                           (98)
                       Il Carabiniere recuperò centoundici naufraghi della Roma, molti dei quali
                  ustionati, e alle 18:12 fece rotta verso l’Arcipelago delle Baleari insieme ai gemel-
                  li Fuciliere e Mitragliere, alle torpediniere Impetuoso, Orsa e Pegaso e all’incrociatore

                  (97)  In effetti nell’affondamento della Roma perì l’ammiraglio Bergamini, il capitano di vascello
                       Adone Del Cima il primo e unico comandante della corazzata e altri milletrecentonovantuno
                       uomini. Per la biografia di Del Cima vedi M. GEMIGNANI, Adone Del Cima comandante della
                       corazzata Roma, Roma, Rai Trade, 2005.
                  (98)  AUSMM, Commissione d’inchiesta speciale navi, busta 1, fascicolo “R. N. Italia (ex Littorio): copia del
                       rapporto del capitano di vascello Sabato Bottiglieri all’Eugenio di Savoia per il Comando delle
                       Forze Navali da Battaglia e alla Vittorio Veneto per il Comando della Divisione redatto il 21 set-
                       tembre 1943, avente oggetto “Rapporto di navigazione dei giorni 9, 10, 11 settembre 1943”.
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