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STUDI MILITARI
Il Carabiniere con la prora posticcia applicata a Messina per metterlo in condizione di trasferirsi a Livorno dove
gli sarebbe stata montata quella di un gemello in costruzione nel Cantiere OTO, il cacciatorpediniere Carrista
(Fototeca dell’Ufficio Storico della Marina Militare, Roma)
Durante i lavori al Carabiniere fu rimosso uno dei due impianti lanciasiluri
e rimpiazzato con un paio di mitragliere da 37 millimetri; l’albero poppiero fu
sostituito con uno più piccolo e inoltre venne installato un ecogoniometro per
migliorare le possibilità di individuare i battelli subacquei avversari.
La sera dell’11 il caccia arrivò a Livorno e tre giorni dopo Avelardi venne
sostituito dal tenente di vascello Franco Marengo che il 1° maggio restituì il
comando dell’unità ad Avelardi.
Il 5 ottobre il Carabiniere uscì dal bacino e il mese successivo cominciò le
prove di accensione delle caldaie e le prove di macchina stando ormeggiato. Il 1°
dicembre uscì in mare per testare le motrici ed eseguire tiri per il collaudo delle
strutture dell’impianto binato da 120 millimetri di prora e pochi giorni dopo il
comando del caccia fu assegnato al capitano di fregata Gian Maria Bongioanni .
(85)
Il 7 gennaio 1943 l’unità si trasferì alla Spezia e il 16 successivo uscì in
mare per eseguire delle esercitazioni di tiro con le mitragliere antiaeree contro
una sagoma di aerosilurante, con le artigliere principali sia di giorno che di notte
contro un bersaglio rimorchiato, e con i siluri effettuando lanci simulati ed
effettivi contro la torpediniera Ardimentoso.
privato anche della parte poppiera che venne utilizzata per sostituire quella del Velite grave-
mente danneggiata da un siluro lanciato dal sommergibile britannico Splendid il 21 novem-
bre 1942 mentre il caccia con il Bombardiere e il Legionario stava scortando un paio di piroscafi
vicino a Ischia. A causa dell’asportazione della prora e della poppa che dovettero essere rico-
struite il Carrista al momento della proclamazione dell’armistizio l’8 settembre 1943 era
ancora nel Cantiere OTO, dove fu catturato dai tedeschi e poi da essi fatto demolire, vedi
AUSMM, Statini dell’attività bellica delle navi, busta 8, fascicolo 11: “Stato Maggiore della R. Marina.
Centro documentazione storica. Nave: Carrista”.
(85) Ivi, fascicolo 9: “R.C.T. Carabiniere alla dipendenza del Comando Gruppo CC.TT. di
Squadra. Mese di dicembre 1943 [sic] XXI”.
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