Page 219 - Rassegna 2021-2
P. 219
14 Gemignani (TERZA PARTE).qxp_Layout 2 24/09/21 08:37 Pagina 217
LE NAVI DELLA REGIA MARINA E DELLA MARINA MILITARE CON IL NOME CARABINIERE
Il caccia Carabiniere al rientro in Italia dopo la sua permanenza nell’Oceano Indiano
(Fototeca dell’Ufficio Storico della Marina Militare, Roma)
Il 4 aprile 1949 l’Italia entrò a far parte della NATO e anche nel
Mediterraneo cominciò a crearsi quella tensione fra i Paesi dell’Europa occiden-
tale appartenenti a questa alleanza e quelli del blocco sovietico.
Le limitazioni negli armamenti imposte all’Italia con il Trattato di Pace
cominciarono così ad attenuarsi e la Marina Militare, per fronteggiare la nuova
situazione, ebbe la possibilità di far entrare in servizio altre navi e di rimoder-
nare alcune di quelle che avevano combattuto durante la Seconda guerra mon-
diale adattandole agli eventuali futuri scenari operativi.
Il Carabiniere mentre sta attraversando il Canale Navigabile di Taranto nel 1947
(Fototeca dell’Ufficio Storico della Marina Militare, Roma)
Nastoitchivyi, Byedovyi, Legkyi e CL-57, vedi GIOVANNI BERNARDI, La Marina, gli armistizi e il
trattato di pace (settembre 1943-dicembre 1951), Roma, Ufficio Storico della Marina Militare, 1979,
pagg. 384-385, 401; AUSMM, Fondo Santoni, busta 156: “Situazione del naviglio italiano dopo
la proclamazione dell’Armistizio”.
217