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                  LE NAVI DELLA REGIA MARINA E DELLA MARINA MILITARE CON IL NOME CARABINIERE




























                      Il Carabiniere in navigazione. Si nota il distintivo ottico di fiancata dipinto in rosso D 551
                                               (Collezione Fulvio Petronio)

                       Sia il Carabiniere sia il Granatiere ricevettero un nuovo distintivo ottico di
                  fiancata, rispettivamente D 551 e D 550, nel quale la lettera D identificava i cac-
                  ciatorpediniere (dall’inglese destroyer) e con il loro rientro in servizio al termine
                  dei lavori svolsero un’intensa attività addestrativa con le unità maggiori della
                  Squadra  Navale.  Il  10  aprile  1957  essi  vennero  classificati  come  fregate  e  il
                  Carabiniere il 12 gennaio 1960 cambiò nuovamente denominazione in quella di
                  nave esperienze e sulla fiancata di dritta e di sinistra fu dipinto il nuovo distin-
                  tivo  ottico  A  5313.  L’unità  venne  ulteriormente  modificata  per  svolgere  al
                  meglio questa nuova funzione e fu messa a disposizione della Commissione
                  Permanente  per  gli  Esperimenti  sul  Materiale  da  Guerra  (Mariperman)  alla
                  Spezia (117) . La nave, mentre era al comando del primo tenente di vascello Luigi
                  Corte, fu radiata il 14 gennaio 1965 nel corso di una solenne cerimonia che si
                  svolse  con  la  Carabiniere  ormeggiata  di  punta  al  Molo  Balilla  dell’Arsenale
                  Militare Marittimo della Spezia avendo ai suoi lati i cacciatorpediniere lancia-
                  missili Impavido e Intrepido da poco entrati in servizio a testimonianza del “pas-
                  saggio di consegne” fra una nave ormai superata e due per l’epoca veramente
                  moderne.  Alla  cerimonia  presenziarono  l’ammiraglio  di  squadra  Giulio
                  Cipollini, comandante in capo del Dipartimento Militare Marittimo dell’Alto
                  Tirreno, e il generale di divisione Giovanni Celi, comandante della I Divisione
                  Carabinieri “Pastrengo” in rappresentanza del comandante generale dell’Arma,
                  il generale di corpo d’armata Giovanni De Lorenzo.

                  (117) GIORGIO GIORGERINI, AUGUSTO NANI, Almanacco storico delle navi militari italiane. La Marina e
                       le sue navi dal 1861 al 1995, cit., pagg. 448-449.
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