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I CARABINIERI, LO SBARCO ALLEATO IN SICILIA
E L’ALLIED MILITARY GOVERNMENT OF OCCUPIED TERRITORIES
Infatti un certo numero di affiliati alla mafia furono nominati sindaci di
grossi paesi rurali. In effetti, già alla luce della sconfortante condotta militare
italiana, ai primi di luglio del 1943, essendo allora Comandante Generale dei
Carabinieri Reali il Generale di Corpo d’Armata Azolino Hazon , l’Arma si
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preoccupò di elaborare alcune disposizioni prevedendo che, nel caso della inva-
sione e della perdita della Sicilia, i reparti dei Carabinieri territoriali restassero
nell’isola per rassicurare la popolazione ed assicurare, qualora fosse stato possi-
bile secondo le consuetudini del diritto bellico, quegli indispensabili servizi di
mantenimento della sicurezza pubblica, della protezione degli impianti di pub-
blica utilità e di conservazione della produzione economica del territorio lascia-
to all’occupazione nemica, mentre i reparti combattenti con le unità del Regio
Esercito avevano la consegna di seguire i loro spostamenti.
Il Generale di Corpo d’Armata Angelo Cerica, subentrato nel Comando
Generale, nominava il 1° giugno 1943 il Generale di Brigata Ernesto Sannino
quale Comandante della VI Brigata dei Carabinieri Reali di stanza a Palermo per
designarlo poi, il 3 di agosto, a Capo del ricostituito ‘Comando Superiore
Carabinieri Reali della Sicilia’ mentre gli eserciti anglo-americani avanzavano
simultaneamente da Palermo e Catania verso Messina ed invece le truppe italo-
tedesche provavano a contrastarle in un estremo arco di contenimento che anda-
va dalla costa tirrenica di Sant’Agata, attraversava l’interno dei monti Nebrodi, e
sboccava nello Ionio, a Taormina. Il Generale Sannino, che fino all’8 di maggio
era stato sul fronte di guerra greco-balcanico nella carica di Comandante dei
Carabinieri Reali inquadrati nella 11ª Armata del Regio Esercito, e poi a disposi-
zione della Divisione ‘Podgora’, assunse un compito assai gravoso e disperato
perché la Sicilia era stata quasi del tutto occupata dagli alleati e tutti i reparti ter-
ritoriali dell’Arma erano stati disarmati dai nemici e quindi posti in uno stato ino-
perativo. Lo stesso Comandante Ernesto Sannino, dopo che le truppe italiane e
tedesche avevano lasciato definitivamente l’isola, finì nelle mani degli alleati.
3. Il tempo dell’occupazione. I Carabinieri Reali Charles Poletti e
l’Amministrazione Militare Alleata (AMGOT)
L’Italia aveva perduto la Sicilia, e giorni ancora più bui l’attendevano sul
suolo della penisola nel tempo a venire. In Sicilia l’occupazione militare alleata
incominciava a muovere i primi passi, a darsi una struttura organizzativa stabile
nel mentre che si auspicava la firma dell’armistizio, il quale finalmente fu siglato
il 3 di settembre dal Generale Castellano a Cassibile (Siracusa).
(23) Il Generale di Corpo d’Armata Azolino Hazon fu Comandante Generale dell’Arma dal 23
febbraio 1943 al 19 luglio 1943, data nella quale perì col proprio Capo di Stato Maggiore
sotto i bombardamenti di Roma.
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