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                                             STUDI MILITARI



               dove accaddero degli eccidi di civili, tra cui quello del fondo rurale di Piano
               Stella, i militari dell’Arma si adoperarono per bloccare i ripetuti vili atti di scia-
               callaggio compiuti sopra i cadaveri e i feriti.
                    A Canicattì alleviarono gli abitanti che erano stati mitragliati il giorno 12
               luglio dagli allora soldati alleati tedeschi in fuga (i quali provocarono sei morti),
               mentre il giorno 14 luglio, in linea con i doveri di istituto, organizzarono un ser-
               vizio  di  soccorso  per  i  caduti  provocati  dai  numerosi  colpi  di  pistola  che  il
               Colonnello americano George Herbert Mc Cafrey aveva sparato sulla folla affa-
               mata che voleva assaltare i depositi di generi alimentari .
                                                                     (20)
                    Sventarono tragici e paradossali equivoci, come nel caso dei fratelli Filippo e
               Dante Argento che il 9 luglio, nella loro odissea per raggiungere da Catania la famiglia
               nella già occupata Gela, furono scambiati per spie inglesi a causa della loro chiara car-
               nagione ed arrestati dai nostri soldati. Salvarono inoltre dal furore tedesco il 3 agosto
               a Mascalucia (Catania) un soldato italiano che si rifiutava di farsi rubare la motociclet-
               ta militare che aveva in consegna. Pur tuttavia - occorre doverlo ammettere - la loro
               azione fu paralizzata non per paura ma per mancanza di chiare e precise disposizioni
               di reazione dinanzi agli assassini perpetrati da quelle che erano ancora le truppe allea-
               te  germaniche  nei  paesi  della  direzione  di  fuga  di  Mascalucia,  Castiglione
               dell’Alcantara, Ragalna ed Eremo di Valverde, tanto è vero che il giorno 7 agosto il
               Vescovo di Acireale inviava una missiva al Segretario di Stato di Sua Santità Pio XII
               nella  quale  trapelava  lo  sconforto  sul  fatto  che  le  Autorità  Militari  e  l’Arma  dei
               Carabinieri Reali, informate delle stragi tedesche, non avevano potuto far nulla .
                                                                                       (21)
                    “Il 3 agosto - scrive lo storico Virgilio Ilari -, appena decisa l’evacuazione
               dell’Isola, fu costituito il comando carabinieri Sicilia (generale Ernesto Sannino)
               per assicurare il servizio di istituto anche dopo l’occupazione nemica. Tuttavia
               fino  al  18  novembre  il  Governo  Militare  Alleato  (AMGOT)  considerò  i
               Carabinieri  prigionieri  di  guerra  sulla  parola,  impiegandoli,  disarmati  e  con
               bracciale Amgot, alle dipendenze della Polizia Militare Alleata. Con la conse-
               guenza di diminuirne il prestigio a tutto vantaggio della mafia, che del resto era
               il vero referente politico del colonnello americano Charles Poletti” .
                                                                                (22)
               (20)  Presso il sito del Centro di Documentazione della Città di Canicattì si dà notizia della rela-
                    zione On reported atrocity and Canicattì, July 1943 di John D. Calandra.
               (21)  Tuttavia va detto che Carabinieri della Legione di Messina non cessarono, in ottemperanza al loro com-
                    pito di istituto, di raccogliere informazioni e testimonianze sulle angherie e violenze effettuate dai militari
                    tedeschi in quel frangente ma anche quegli analoghi episodi che essi avevano consumato nel periodo dal
                    1941 al 1943 quando erano dislocati a difesa delle basi militari aeree che saranno poi oggetto dello sbarco
                    nemico. La relativa documentazione è giacente presso l’Archivio di Stato di Ragusa, Prefettura, b. 2524,
                    Legione Territoriale dei Reali Carabinieri di Messina. Nello stesso Archivio è custodita la relazione del 12
                    maggio 1945 scritta per la Commissione per i crimini di guerra dal Capitano dei Carabinieri Barresi.
               (22)  Virgilio ILARI, I Carabinieri. 1814-1993, (academia.edu/6893023/I_Carabinieri_1814_1993).
                    Su Poletti si consulti, fra i numerosi studi condotti su di lui, Giovanni DI CAPUA, Il biennio
                    cruciale (luglio 1943 - giugno 1945). L’Italia di Charles Poletti, Rubbettino Editore, 2005.
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