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                                    OSSERVATORIO INTERNAZIONALE



                    Nella dialettica tra fondamento individualistico e fondamento solidaristico
               della responsabilità, traslando il discorso sul piano dei rapporti tra Stati, sembra,
               in tali ipotesi, prendere il sopravvento il secondo, in virtù del quale “la ripara-
               zione del danno non è più vista come la conseguenza di regole aventi essenzial-
               mente finalità preventive e repressive nei confronti di condotte dannose diffor-
               mi dai parametri di tollerabilità sociale; ma come compito primario dell’istituto,
               che trova se mai un limite e non il suo fondamento, nella considerazione del
               fatto del responsabile. Il principio liberista viene ribaltato: ci si domanda cioè se
               vi sia una buona ragione non già perché l’autore di un danno debba risponder-
               ne, ma piuttosto perché sia negato il diritto della vittima al risarcimento” .
                                                                                      (12)
                    Il testo contiene agli articoli successivi alcune prescrizioni - di differente
               segno,  discostandosi  dalla  responsabilità  assoluta  dell’ipotesi  di  danno  alla
               superficie in ragione della diversità della situazione - se il danno è causato, altro-
               ve che sulla superficie terrestre, a un oggetto spaziale di uno Stato di lancio o a
               persone o beni trovantisi a bordo di un tale oggetto spaziale, da un oggetto spa-
               ziale di un altro Stato di lancio: quest’ultimo Stato è pertanto responsabile solo
               se il danno deriva da una sua colpa  oppure dalla colpa di persone di cui esso
                                                 (13)
               deve rispondere (senza possibile prova liberatoria di avere ben scelto e sorve-
               gliato le stesse). Non sono in ogni caso esplicitati specifici standard in funzione
               dei quali determinare la colpa, il che può rendere complicato e oneroso l’accer-
               tamento della stessa .
                                   (14)
                    L’oggettivizzazione  della  responsabilità  realizzata  dalla  Convenzione,
               verso i terzi estranei, appare conforme alla graduale evoluzione di paradigma
               che ha portato dal regime per colpa (o violazione del duty of  care) proprio delle


               (12)  C.  SALVI,  Responsabilità  extracontrattuale  (diritto  vigente),  in  Enc.  dir.,  vol.  XXXIX,  Milano,
                    1988, pag. 1193.
               (13)  Si manifesta, per le collisioni con altri oggetti spaziali, l’inadeguatezza del regime convenzio-
                    nale a fronte del problema degli space debris, di cui è molto difficile accertare già la provenien-
                    za, per non parlare della culpa; più saggia sarebbe probabilmente la costituzione di un fondo
                    internazionale alimentato dai contributi degli Stati coinvolti in attività spaziali, in proporzio-
                    ne alla quota di uso dello spazio, per garantire l’automatico risarcimento di tali danni: M.
                    PEDRAZZI, Danni causati da attività spaziali e responsabilità internazionale, Milano, 1996, pag. 89;
                    sui detriti spaziali, v. anche I. H. P. DIEDERIKS VERSCHOOR, Una disamina delle attuali questioni
                    di  responsabilità  nello  spazio,  Padova,  1994,  pag.  215;  nonché,  amplius,  P.  STUBBE,  State
                    Accountability for Space Debris, Leiden, Boston, 2018. Cfr. UN Office for Outer Space Affairs, Space
                    Debris Mitigation Guidelines of  the Committee on the Peaceful Uses of  Outer Space, Vienna, 2010.
               (14)  V. T. MASSON-ZWAAN, M. HOFMANN, Introduction to Space Law, IV ed., Alphen aan den Rijn,
                    2019, pag. 28; cfr. L. J. SMITH, A KERREST, Future Perspectives, in S. HOBE, B. SCHMIDT TEDD,
                    K. U. SCHROGL, Cologne Commentary on Space Law, vol. II: Rescue Agreement, Liability Convention,
                    Registration Convention, Moon Agreement, Colonia, 2013, pag. 225: “If  international liability - as
                    opposed to responsibility - is to remain an important tool within outer space activities, the acceptance of  soft
                    law rules relating to state of  the art requirements for activities in outer space may well become a necessity”.

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