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OSSERVATORIO INTERNAZIONALE
1. Le principali convenzioni internazionali che incidono sul tema
La principale sede di regolamentazione giuridica dello spazio è il diritto
internazionale, la cui ossatura, a tale proposito, è data da alcuni trattati negoziati
nell’ambito delle Nazioni Unite (Commissione ONU sull’uso pacifico dello
spazio extra-atmosferico).
Nel diritto internazionale si rinviene pertanto il primo livello di disciplina
della responsabilità nel diritto spaziale, ma con una certa permeabilità concet-
tuale del diritto internazionale con i sistemi di diritto privato, nel cui ambito si
sono storicamente sviluppati i principi fondamentali in tema di responsabilità e
di risarcimento, e con la comparazione giuridica, la redazione delle norme con-
venzionali essendo stata resa possibile, quantomeno implicitamente, anche da
un dialogo e da una sintesi tra i meccanismi dei principali sistemi nazionali di
responsabilità.
Il primo e più importante dei trattati spaziali, vero pilastro della materia,
ratificato da moltissimi Stati, tra cui tutte le potenze spaziali, è il Trattato del
1967 sui principi che governano le attività degli Stati nell’esplorazione e nell’uti-
lizzazione dello spazio esterno, compresi la Luna e gli altri corpi celesti. I suoi
articoli 6 e 7 contengono i principi fondamentali in tema di responsabilità, che
possono dirsi ascesi al rango di principi di diritto internazionale generale, vin-
colanti per tutti gli Stati .
(1)
Conformemente all’articolo 6, gli Stati contraenti assumono responsabilità
(responsibility, nella versione inglese) internazionale per le loro attività nazionali
nello spazio extra-atmosferico, siano esse condotte ovviamente da entità gover-
native, ma anche, discostandosi dalla regola generale in tema di responsabilità
degli Stati , da entità non governative - da intendersi, per i privati, nel senso sia
(2)
di attività effettuate da entità con la nazionalità di quello Stato, sia di attività
effettuate dal suo territorio - e garantiscono che le attività stesse saranno con-
(3)
dotte conformemente alle norme del Trattato.
Le attività di entità non governative devono pertanto essere autorizzate e
sottoposte a continua sorveglianza da parte dello Stato “appropriato” ; la for-
(4)
mula è tutt’altro che limpida ed esaustiva, soprattutto per quanto riguarda le
attività spaziali private .
(5)
(1) V. KAYSER, Launching Space Objects: Issues of Liability and Future Prospects, Dordrecht, 2004, pag. 35.
(2) M. PEDRAZZI, Danni causati da attività spaziali e responsabilità internazionale, Milano, 1996, pag. 302.
(3) F. G. VON DER DUNK, Private Enterprise and Public Interest in the European ‘Spacescape’, Leiden,
1998, pag. 19.
(4) V., su tale nozione, B. CHENG, International Responsibility and Liability of States for National
Activities in Outer Space, Especially by Non-governmental Entities, in B. CHENG, Studies in
International Space Law, Oxford, 1997, pag. 638.
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