Page 30 - Rassegna 2021-2_Inserto
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INSERTO
Se il termine è nuovo, il concetto è vec-
chio, ed è perfettamente calzante rispetto
all’approccio avuto da dalla Chiesa e i suoi
uomini verso i brigatisti arrestati. Immunizzati
e preparati dal “metodo anticrimine” - impli-
cante estenuanti approfondimenti analitici su
scritti, fenomeni e persone - è stato facile rela-
zionarsi con chi, dotato mediamente di grande
intelligenza, aveva solo bisogno di: isolamento
dal contesto di provenienza; umanità; un con-
fronto dialettico elevato in chiave di disintos-
sicazione ideologica. Quanto meno di disin-
tossicazione dalla parte violenta dell’ideologia
condivisa.
15 ottobre 1974 Nella ricerca sociologica prima citata
Ritratto del Maresciallo Maggiore compaiono diverse testimonianze di tale
Felice Maritano, (43)
Medaglia d’Oro al Valor Civile, ucciso nel approccio . Da premettere come illo tempore
corso di un conflitto a fuoco con le Brigate fosse possibile detenere in caserma, per lunghi
Rosse a Robbiano di Mediglia (MI) periodi, coloro che erano privati della libertà
personale. Durante tali momenti di “convivenza”, dovendo gli uomini di dalla
Chiesa provvedere alle necessità quotidiane dei terroristi arrestati, spesso col
passare del tempo s’instaurava un clima di reciproca fiducia, viatico ideale per
una futura collaborazione. “Alessio” ricorda vividamente l’impatto traumatico
dei terroristi con la detenzione, nonché l’abilità sviluppata degli operatori anti-
terrorismo nell’avviare un dialogo con loro: «la realtà dell’arresto era dura da
superare e alcuni mostravano cenni di cedimento e di crisi in tutti i sensi… alcu-
ni si rendevano conto che le idee politiche in cui credevano si stavano frantu-
mando, si stavano sgretolando in piccoli frammenti… ecco la domanda che
percorreva la loro mente “chi sono e per quale motivo sono in carcere?”… di
solito sono questi i momenti in cui deve intervenire l’organo di Polizia
Giudiziaria, addetto alla Sezione Anticrimine, in questi stati psicologici… con
la capacità professionale, nonché umana, riusciamo a costruire il pentito… con
tutti i collaboratori di giustizia, ancora oggi, manteniamo ottimi rapporti di cor-
diale amicizia…». Lo stesso “Alessio” evidenzia gli sforzi operati nel provvede-
re al reinserimento sociale di un amico, ex brigatista, collaboratore di giustizia:
«oggi è maestro di musica nella zona sua vicino a Lanciano… ma grazie anche
al mio interessamento perché lui stava agli arresti domiciliari a Lanciano e
(43) Ci si riferisce alla ricerca di uno dei co-autori di questo scritto, G. Durante.
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