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INSERTO



                  Tra  queste,  oltre  al  citato  UDR,  è  stato  schierato  lo  Special  Air  Service
             (SAS), primo reparto d’incursori al mondo a essere impiegato in operazioni
             antiterrorismo. Tra le azioni tattiche su vasta scala si può ricordare, a esempio,
             l’Operation Motorman, un rastrellamento condotto nel 1972, in alcune zone con-
             trollate dall’IRA, da circa ventiduemila militari dotati di armi pesanti e mezzi
             corazzati, al quale è seguito un presidio militare del territorio durato circa quat-
             tro mesi. Non meno importanti sono da considerarsi le operazioni della Marina
             e dell’Aeronautica: le prime caratterizzate prevalentemente da attività di sorve-
             glianza delle coste (finalizzate al controllo del traffico di armi e degli sposta-
             menti via mare dei militanti, nonché alla prevenzione di attacchi terroristici con
             missili terra-aria); le seconde costituite da missioni di ricognizione aerea e di
             supporto alle truppe di fanteria.
                  Analogo al terrorismo di matrice politico-ideologica sperimentato nella
             nostra penisola è stato invece quello subìto dai cugini d’oltralpe, sebbene in
             scala  molto  ridotta.  Le  prime  manifestazioni  risalgono  alla  metà  degli  anni
             Settanta  con  i  Groupes  d’Action  Révolutionnaires  Internationalistes  (GARI)  e  i
                                                                                  (31)
             Noyaux Armés Pour l’Autonomie Populaire (NAPAP) , nel 1979 confluiti nell’or-
                                                            (32)
             ganizzazione Action Directe . Quest’ultima è l’organizzazione terroristica fran-
                                      (33)
             cese più conosciuta. Ha rivendicato numerose azioni terroristiche, tra cui gli
             attacchi contro: enti relativi al mondo del lavoro (Confindustria, Ufficio del
             Lavoro, Direzione dell’Ispettorato del Lavoro, Ministero della Cooperazione e
             quello  dell’Industria  a  Parigi),  comandi  di  polizia  e  militari  (una  sede  della
             Criminalpol e una caserma dell’antiterrorismo a Parigi, un commissariato della
             polizia di Tolosa, la Scuola di Guerra, il Ministero della Difesa), sedi istituzionali
             di carattere sia locale che nazionale (uno dei Municipi di Parigi, il Ministero dei
             Trasporti).

             (31)  Ai GARI sono riconducibili il sequestro del direttore dell’agenzia francese della Banca di
                  Bilbao nel 1974 e il fallito attentato contro il Ministro dell’Interno nel 1976.
             (32)  I NAPAP sono stati responsabili di un attentato dinamitardo contro il Ministero di Giustizia
                  nel 1977, dell’omicidio di un guardiano della Renault nello stesso anno, del ferimento di alcu-
                  ni militari spagnoli nel 1975, nell’omicidio dell’Ambasciatore boliviano nel 1976, nel seque-
                  stro di un dirigente della Renault nel 1972, nonché complessivamente di diversi danneggia-
                  menti, prevalentemente contro sedi di case automobilistiche.
             (33)  Per una disamina dettagliata sull’organizzazione terroristica francese Action Directe si rinvia a:
                  P. G. CERNY, France: Non-Terrorism and the politics of  repressive tolerance, in J. LODGE, Terrorism.
                  A challenge to the State, Oxford, Martin Robertson, 1981, pagg. 91 ss.; M. Y. DARTNELL, Action
                  Directe: Ultra Left Terrorism in France 1979-1987, London, Frank Cass Publishers, 1995. Per una
                  disamina più approfondita sul terrorismo negli anni Settanta e Ottanta in Francia cfr. M.
                  WIEVIORKA, Société et terrorisme, Paris, Fayard, 1988; G. FERRAGU, La Francia e i suoi “secoli di
                  piombo”: una storia francese del terrorismo, in Rivista di Politica (a cura di M. MARCHI, Il Malessere
                  della Francia tra politica, storia e memoria), 2, 2016, pagg. 211 ss.; I. SOMMIER, La violence révolution-
                  naire, Paris, Presses de Sciences Po, 2008.

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