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ROS - TRENT’ANNI DI PROMOZIONE DEI VALORI DELLA COSTITUZIONE
Liberation Army (ILNA), a gruppi paramilitari protestanti (unionisti) come
l’Ulster Volunteer Force (UVF) e l’Ulster Freedom Fighters (UFF). Lo Stato britannico
ha reagito principalmente schierando le sue Forze Armate, in particolare l’Ulster
Defence Regiment (UDR) , coadiuvato dalla polizia locale dell’Ulster, la Royal
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Ulster Constabulary (RUC). La PIRA è nata tra il 1969 e il 1970 a seguito di una
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scissione interna dell’IRA, poi Official IRA (OIRA), determinata da divergenze
sulle strategie di lotta per l’affermazione dei diritti dei cattolici nordirlandesi.
Attestata inizialmente a difesa delle zone residenziali, ben presto è passata
all’azione terroristica contro obiettivi militari, ristoranti, negozi, fabbriche, sia in
territorio nordirlandese che su suolo britannico. Il picco della violenza, più o
meno come in Italia, è stato toccato nel 1979: il 27 agosto due attentati esplosivi
uccidono diciotto soldati inglesi, a Warrenpoint, in segno di rappresaglia per
l’uccisione di quattordici manifestanti verificatasi a Derry, il 30 gennaio 1972, a
opera dell’esercito britannico (il famoso bloody sunday). Sebbene la matrice ideo-
logica tra PIRA e Brigate Rosse (coevamente operative nel nostro territorio)
fosse diversa, tra le due organizzazioni emergono notevoli affinità strutturali .
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Totalmente diverso, invece, è stato l’approccio istituzionale di contrasto al ter-
rorismo. Se da noi è rimasto nell’alveo poliziesco-giudiziario, pur nella comples-
sità della strategia assunta l’approccio britannico è qualificabile come (pretta-
mente) “militare”, da “guerra civile”. Tanto che il “conflitto” è stato scandito da
“tregue” e “accordi”, culminanti in un trattato di pace cosiddetto “accordo del
Venerdì Santo”, datato 10 aprile 1998. Con l’Operation Banner, 1969-2007, le
Forze Armate britanniche hanno militarizzato i territori nordirlandesi, affidando
compiti di vigilanza, ordine pubblico, pattugliamento, intelligence e sicurezza inter-
na (attività antiguerriglia, perquisizioni, arresti ecc.) direttamente alle truppe.
(28) Reggimento di fanteria del British Army stanziale nell’Ulster, istituito nel 1970.
(29) Per approfondimenti sulla PIRA si rimanda a T. P. COOGAN, The IRA, London, Harper
Collins, 1995; P. BISHOP, E. MALLIE, The Provisional IRA, London, Corgi, 1987; E. MOLONEY,
La storia segreta dell’IRA, Milano, Baldini, Castoldi & Dalai, 2004; R. ENGLISH, La vera storia
dell’IRA, Roma, Newton & Compton, 2004; J. BOWYER BELL, The secret army, Dublin, Poolbeg,
1997; B. O’BRIEN, The long war. The IRA and Sinn Féin, Dublin, O’Brien, 1999; P. TAYLOR,
Provos. The IRA and Sinn Féin, London, Bloomsbury, 1997; T. HARNDEN, Bandit country. The
IRA & South Armagh, London, Hodder & Stoughton, 1999; T. SHANAHAN, The Provisional Irish
Republican Army and the morality of terrorism, Edinburgh, Edinburgh University Press, 2009; L.
BOSI, Vite di lotta armata. Storia dell’attivismo nella Provisional IRA, Roma, Carocci, 2017.
(30) A esempio l’organo di vertice della PIRA, il “Consiglio dell’Esercito”, ricalca per funzioni la
“Direzione Strategica” brigatista, mentre entrambe le organizzazioni si erano date un organo
esecutivo di governo (Comitato Esecutivo). Inoltre, la suddivisione della PIRA in
“Dipartimenti” è molto simile all’articolazione dei “Fronti” brigatisti (“carceri”, “logistico”,
“fabbriche”, “della lotta alla controrivoluzione”). Infine, le due organizzazioni erano dotate
di cellule operative integrate nel territorio (“Brigate”, “Battaglioni” e “Unità di Servizio
Attivo” nel caso della PIRA, “Brigate”, “Colonne” e “Nuclei” nel caso delle BR).
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