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ROS - TRENT’ANNI DI PROMOZIONE DEI VALORI DELLA COSTITUZIONE



                     Ora,  in  quanto  «le  idee
               camminano sulle gambe degli
               uomini»  (Pietro  Nenni  docet),
               la  realizzazione  del  progetto
               investigativo  non  poteva  che
               passare per una peculiare sele-
               zione dei militari. A differenza
               di  quanto  accade  nelle  coeve
               strutture  operative  di  contra-
               sto  al  crimine,  fortemente
               ancorate  al  territorio,  i  com-
               ponenti del Nucleo sono indi-
               viduati tra coloro che siano in
               grado  di  esprimere,  oltre  alle              15 gennaio 1993
               consuete  capacità  investigative   L’arresto di Totò Riina effettuato dai carabinieri del ROS di Palermo
               dei militari dell’Arma: fedeltà assoluta verso il comandante; grande possibilità
               di mobilità, all’interno e all’esterno dello Stato; tendenziale sradicamento terri-
               toriale;  prolungato  distacco  dalla  cerchia  relazionale;  massima  segretezza,
               finanche nei confronti dei familiari; propensione allo studio . Che l’accurato
                                                                          (18)
               reclutamento costituisca la struttura fisica di una svolta cultural-investigativa lo
               capirà presto anche l’antagonista dell’epoca: «Dalla Chiesa, si legge nella con-
               troindagine firmata dalle Brigate rosse, reclutò i suoi uomini “scegliendo i più
               adatti e i più fidati”. Erano carabinieri “giovani, alcuni decisamente bellocci,

                     terrorismo. Il Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri, in Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, 3, 2016,
                     pagg. 7 ss. Per capire invece quale fosse l’approccio antiterrorismo ante costituzione del Nucleo
                     conviene nuovamente attingere ai ricordi di Mario Mori: «Eravamo impreparati ad affrontare
                     nuove e più virulente forme di violenza politica. Avevamo un forte deficit culturale e professiona-
                     le. La risposta era di tipo tradizionale, scattava quasi come un riflesso condizionato, un’abitudine.
                     Spesso si procedeva alla cieca. Di fronte a un attentato che non aveva un’immediata rivendica-
                     zione, non si sapeva che pesci pigliare. E la soluzione era sempre la stessa: “Intanto con dieci per-
                     quisizioni a destra, dieci a sinistra e poi si vedrà…”». M. MORI, G. FASANELLA, op. cit., pag. 17.
               (18)  Prima di essere impiegati sul campo, i militari attualmente selezionati dal Raggruppamento
                     seguono un corso di specializzazione per “Operatore anticrimine” della durata di diverse set-
                     timane. La preparazione verte su lezioni ex cathedra e attività pratiche, supportate da un cor-
                     poso Manuale dell’operatore anticrimine: redatto a uso interno al Raggruppamento, è consegnato
                     a ogni operatore affinché funga altresì da guida alle attività investigative in cui verrà coinvol-
                     to. Il Manuale, ciclicamente aggiornato, costituisce la summa dottrinale del Raggruppamento
                     in un determinato periodo storico. Nell’ottica del tema affrontato in questo scritto è da sot-
                     tolineare la conclusione della brevissima, ma estremamente significativa, Prefazione all’edizio-
                     ne attualmente in uso: «L’intelligenza, la motivazione, la responsabile capacità di valutazione
                     e di decisione, dovranno guidare sempre attività che incidono direttamente sui diritti delle
                     persone e sulla tutela della collettività, nel solco della tradizione della struttura anticrimine
                     dell’Arma e dei valori etici che ispirano ogni carabiniere» (G. GANZER, Prefazione, in Manuale
                     dell’operatore anticrimine, Roma, ROS, 2009).

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