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DOTTRINA
La terza strategia è la supervisione, che prevede una limitazione dei diritti
o della libertà (ad esempio, per mezzo del trasferimento non volontario in una
struttura sanitaria). L’ultima strategia corrisponde ai piani di sicurezza per le vit-
time, che hanno la finalità di minimizzare gli effetti che potrebbe avere un’ulte-
riore forma di violenza su di loro.
Infine, il valutatore dovrebbe formulare un giudizio che possa tenere
conto di tutte le valutazioni precedenti. Occorrerà, dunque, stabilire se il rischio
di violenza sia “alto”, “moderato” o “basso”. In maniera analoga, si impiegherà
la stessa scala di valutazione per stabilire se vi è il rischio che siano provocati
dei seri danni fisici e se vi è il rischio che venga compiuta una forma di violenza
nell’immediato futuro. Sarebbe opportuno affiancare a tali valutazioni delle
decisioni circa il momento in cui effettuare una revisione della valutazione, non-
ché segnalare la presenza di rischi di altra natura per i quali sarebbe necessario
un approfondimento.
4. L’HCR-20 all’interno di un sistema di valutazione integrato
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L’HCR-20 si presenta come uno strumento particolarmente utile in
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ambito giuridico e forense, consentendo di individuare in maniera strutturata le
informazioni necessarie ai fini della valutazione del rischio di recidiva criminale
e della programmazione di interventi adeguati finalizzati alla rieducazione del
reo. In particolare, la molteplicità dei fattori presi in esame, suddivisi in storici,
clinici e relativi alla gestione del rischio, permettono di prestare attenzione a
molteplici aree potenzialmente coinvolte nel rischio di recidiva, nonché agli
specifici bisogni criminogeni del reo.
Un altro aspetto che merita attenzione è la possibilità di integrare le valu-
tazioni condotte tramite HCR-20 con i risultati ottenuti da altri strumenti di
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valutazione. Sebbene l’HCR-20 preveda esplicitamente l’utilizzo di test psico-
V3
diagnostici che possano fornire informazioni utili circa la presenza e la rilevanza
di diversi fattori di rischio, può essere fondamentale per il valutatore riflettere
su quali strumenti potrebbero fornire maggiori informazioni sullo stato psico-
logico e psicopatologico del soggetto, prendendo in considerazione la possibi-
lità di impiegare l’HCR-20 all’interno di un protocollo di valutazione clinica
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più ampio. A titolo esemplificativo, tra gli elementi che sarebbe opportuno
indagare, è possibile menzionare la presenza della psicopatia. La psicopatia
costituisce un disturbo di personalità le cui caratteristiche hanno una grande
rilevanza in ambito criminologico e giuridico-forense .
(16)
(16) A. SCHIMMENTI, G. SANTORO, Psicopatia: Implicazioni criminologiche e giuridico-forensi, in
RASSEGNA DELL’ARMA DEI CARABINIERI, 2019, 1, 59-70.
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