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LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI RECIDIVA CRIMINALE ATTRAVERSO L’HCR-20     V3



                     Una volta esaminate le caratteristiche di base del modello del giudizio pro-
               fessionale strutturato, è possibile approfondire gli elementi che contraddistin-
               guono l’HCR-20 , quali il suo oggetto di indagine, i fattori di rischio di cui
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               tiene conto e le fasi previste per la sua somministrazione e valutazione.


               3.  Il giudizio professionale strutturato attraverso l’HCR-20
                                                                              V3
                     Per comprendere appieno le finalità dell’HCR-20  occorre tenere conto
                                                                     V3
               innanzitutto del suo principale oggetto d’indagine, cioè il rischio del comporta-
               mento violento. In particolare, lo strumento in questione si propone di indagare
               “l’inflizione di un danno fisico reale, tentato o minacciato ai danni di un’altra
               persona” . Oltre a questa definizione, che non intende fare riferimento a tutte
                        (12)
               le possibili forme di violenza, gli autori dello strumento forniscono ulteriori
               dettagli sui comportamenti che vengono ritenuti oggetto d’indagine dello stru-
               mento. Nello specifico, si ritiene che la violenza sia tale se:
                     a)  coinvolge una persona che compie un atto commissivo od omissivo;
                     b) l’atto viene perpetrato, in una certa misura, in modo volontario;
                     c)  l’atto provoca o è potenzialmente in grado di provocare danni fisici o
               psicologici;
                     d) i danni provocati sono seri;
                     e)  i danni vengono inflitti a una o a più persone.
                     Dunque, secondo la definizione prevista dall’HCR-20 , un atto che viene
                                                                        V3
               compiuto da una persona che non è consapevole di ciò che sta facendo non
               può essere definito violento. Inoltre, non si possono definire violenti neanche i
               comportamenti finalizzati alla difesa personale e i comportamenti rivolti ad ani-
               mali o cose, tranne laddove questi comportamenti provochino un grave danno
               di natura psicologica oppure costituiscano una minaccia rivolta a se stessi o ad
               altre persone. Occorre comunque specificare che la valutazione del contesto di
               riferimento da parte dell’esperto è essenziale per stabilire la natura dei compor-
               tamenti indagati .
                               (13)
                     Gli item di cui si compone l’HCR-20  corrispondono ai fattori di rischio
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               sulla base dei quali avviene la valutazione. Nello specifico, lo strumento è com-
               posto  da  venti  item,  i  quali  vengono  raggruppati  in  tre  differenti  scale,  una
               Storica, una Clinica e una relativa alla Gestione del rischio . I fattori storici
                                                                         (14)
               corrispondono ai fattori di rischio che denotano gli elementi utili a valutare
               l’adattamento psicosociale del soggetto nel corso della propria vita.


               (12)  K. S. DOUGLAS, S. D. HART, C. D. WEBSTER, H. BELFRAGE, 2019, op. cit., pag. 38.
               (13)  Ibidem.
               (14)  Ibidem.

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