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OSSERVATORIO INTERNAZIONALE



                  Invece, pur confermando la pertinenza del fondamento della “buona ammi-
             nistrazione della giustizia” e del “buon uso dei fondi pubblici” , il Consiglio con-
                                                                      (14)
             sacra in maniera originale una garanzia di presentazione fisica e sembra dare una
             battuta d’arresto all’evoluzione generale. È tuttavia opportuno porre questa deci-
             sione nel suo contesto più generale e considerarne così la portata. La riflessione
             avviata fa un bilancio di come il ricorso alla videoconferenza modifichi l’udienza e
             della necessità di misurare questi cambiamenti per cogliere al meglio il diritto appli-
             cabile alla materia. Pertanto, si tratta, attraverso l’evoluzione giurisprudenziale e
             legislativa, di comprendere in che modo sia inquadrata la videoconferenza. In effet-
             ti, il ricorso alla videoconferenza in procedura penale resta profondamente marca-
             to dalla ricerca di un certo pragmatismo, che irraggia tutto il dispositivo e spiega le
             soluzioni adottate (I). D’altra parte, come un contrappeso, si deve cogliere la nuova
             affermazione di una garanzia di presentazione fisica per comprendere in che modo
             essa sia suscettibile di comportare un limite al ricorso alla videoconferenza (II).


             I.  Il pragmatismo che caratterizza il ricorso alla videoconferenza

                  Una trasformazione volta alla flessibilità
                  La videoconferenza è entrata progressivamente nel campo giudiziario in
             Francia senza veri incidenti di percorso , fino alla recente legge del 23 marzo
                                                   (15)
             2019, che manifesta l’intento di sviluppare nuove modalità di amministrazione
             della giustizia pur preservando i diritti individuali. L’evoluzione nella materia
             sembra essenzialmente dettata da un obiettivo di efficacia che guida le scelte del
             legislatore e le decisioni del giudice e permette di sviluppare ciò che due autori
             hanno chiamato “una politica della comparizione” . Tale inclinazione, oltre al
                                                             (16)
             fatto che tende ad accordare al giudice una discrezionalità molto ampia nella
             scelta della misura (A), tende allo stesso modo a limitare la sanzione delle irre-
             golarità riscontrate in occasione dell’attuazione (B).

             (14)  Cons. const. 21 mars 2019, n. 2019-778 DC, Loi de programmation 2018-2022 et de réforme pour la justice,
                  AJDA 2019. 663; D. 2019. 910, obs. J. J. LEMOULAND, D. VIGNEAU; AJ fam. 2019. 172, obs. V.
                  AVENA-ROBARDET; Constitutions 2019. 40, chron. P. BACHSCHMIDT, n. 223, e già Cons. const. 9 juin
                  2011, n. 2011-631 DC, déc. n. 2011-631, Loi relative à l’immigration, à l’intégration et à la nationalité,
                  AJDA 2011. 1174; ibid. 1936, étude O. LECUCQ; JA 2011, n. 442, pag. 7, obs. S. Z. - D.; ibid., n. 442,
                  pag. 9, obs. L. T.; Constitutions 2011. 581, chron. V. TCHEN; ibid. 2012. 63, obs. A. LEVADE, n. 93.
             (15)  Si rammenta che il governo aveva auspicato, nel quadro della legge LOPPSI II, di fare della
                  videoconferenza la modalità di principio di ogni interrogatorio o udienza durante l’inchiesta
                  o l’istruzione preparatoria, cfr. il testo adottato (n. 417) in prima lettura dall’Assemblée nationale
                  il 16 févr. 2010, art. 36.
             (16)  L. DUMOULIN, C. LICOPPE, Les audiences à distance. Genèse et institutionnalisation d’une innovation
                  dans la justice, op. cit., pag. 182.

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