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OSSERVATORIO INTERNAZIONALE
L’analisi della sentenza è scrupolosa e accurata, e fa riferimento alla rela-
zione di un esperto, Colin Kaiser, che ha prodotto un “Report on the Damaging
and Destruction of Muslim and Roman Catholic Sacral Buildings in the Municipalities of
Bosanski Novi, Donji Vafuk, Kljuc, Kotor Varos, Prijedor and Sanski Most in the 1992-
1995 War, with specific reference to 1992”, nel quale dà precise indicazioni circa le
categorie nelle quali collocare le condizioni degli edifici (destroyed, repairable,
minor or no apparent damage) .
(34)
Segue una meticolosa elencazione di tredici casi di moschee e chiese dan-
neggiate, distrutte, rase al suolo, minate, bombardate o incendiate (per usare i
diversi termini adottati nelle analitiche descrizioni). In conclusione, “the Trial
Chamber is satisfied beyond reasonable doubt that (…) Bosnian Serb forces deliberately tar-
geted the Muslim and Roman Catholic religious institutions” di cui all’atto di incrimina-
zione, e che gli edifici in questione non erano usati per scopi militari, per cui si
è trattato di violazioni dell’articolo 3 (d) dello Statuto del Tribunale.
Lo statuto del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga aveva con-
figurato la categoria dei crimini contro l’umanità in una norma (art. 6, n. 1, lett. c)
che, nella sua seconda parte, delinea le fattispecie considerate “persecuzione”.
L’attacco a beni culturali è stato considerato persecuzione nel caso di Alfred
Rosenberg, condannato per crimini di guerra e crimini contro l’umanità in
quanto ritenuto “responsible for a system of organized plunder of both public and private
property throughout the invaded countries of Europe”. Operando in ottemperanza
all’ordine di Hitler del gennaio 1940, ha organizzato e diretto le “Einsatzstab
Rosenberg”, che hanno saccheggiato biblioteche e musei, confiscato tesori d’arte
e collezioni, e depredato case private. Con il noto scrupolo Rosenberg stesso
aveva fatto annotare le cifre relative a queste azioni: sono state saccheggiate
69.619 case di ebrei in Occidente, 38.000 delle quali nella sola città di Parigi;
sono serviti 26.984 carri ferroviari per trasportare questi beni in Germania; al
14 luglio 1944 risultava che fossero 21.903 le opere d’arte (compresi famosi
dipinti e “museum pieces”) su cui la Einsatzstab aveva messo le mani in
Occidente .
(35)
Anche il feldmaresciallo Keitel, nella citata parte della sentenza che lo
riguarda, è stato ritenuto colpevole di avere, come capo dell’Ober Kommando
Wermacht, “directed the military authorities to cooperate with the Einsatzstab Rosenberg
in looting cultural property in occupied territories”. Julius Streicher è stato ritenuto col-
pevole di crimini contro l’umanità anche per la distruzione della sinagoga di
Norimberga, il 10 agosto 1938 .
(36)
(34) Nota 1633 al § 640 della sentenza.
(35) The Trial, cit., vol. I, pag. 295.
(36) Ivi, pag. 302.
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