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IL RUOLO DELL’ASSISTENZA SANITARIA NEI MILITARI IMPEGNATI ALL’ESTERO
Immagine tratta da: Steffen R. et al., JAMA - The Journal of the American Medical Association, January 2015
Le diarree del viaggiatore
Con il termine “diarrea del viaggiatore” si fa riferimento ad una sindrome
caratterizzata da diarrea di variabile intensità che colpisce le persone che tran-
sitano attraverso Paesi dove le condizioni sanitarie sono precarie e nei quali è
possibile ingerire acqua o alimenti contaminati.
È un evento molto comune: circa il venti/cinquanta per cento delle perso-
ne che si recano verso Paesi tropicali manifesta un episodio diarroico nel corso
del soggiorno . Le diarree del viaggiatore sono causate dall’ingestione di batteri,
(8)
virus o protozoi attraverso il consumo di cibo o acqua contaminati. La sindrome
diarroica esordisce dopo dodici-settantadue ore dall’esposizione all’agente
microbiologico responsabile e si caratterizza per la possibile associazione con
altri sintomi, quali febbre, nausea, vomito, dolori e crampi addominali.
Fortunatamente, la maggior parte dei casi è lieve e scompare senza alcun
trattamento entro tre-cinque giorni dall’esordio dei sintomi. La diagnosi è nella
maggior parte dei casi clinica, e talvolta può avvalersi dell’esame delle feci
(coprocoltura ed esame parassitologico). La terapia prevede l’utilizzo di fluidi
per evitare la disidratazione, farmaci antidiarroici (es. loperamide) e, nei casi più
gravi o nei soggetti più suscettibili, l’uso di antibiotici o antiprotozoari (es. rifa-
ximina, fluorochinolonici, macrolidi, metronidazolo, ecc).
(8) https://www.humanitas.it/malattie/diarrea-del-viaggiatore.
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