Page 27 - Rassegna 2020-1-Inserto
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LA PROTEZIONE DEI CIVILI NELLE MISSIONI DI PACE
c. Facilitate Access to Basic Needs (FABN): minimizzare il proprio impatto
sull’ambiente locale, sulle infrastrutture, sulle risorse e sulla popolazione e allo
stesso tempo contribuire a garantire l’accesso ai bisogni e servizi essenziali alla
popolazione locale.
Per quanto invece riguarda l’UHE è un processo continuo di osservazio-
ne, percezione e interpretazione di una crisi, che fornisce ai decisori informa-
zioni sul contesto, approfondimenti e previsioni, per consentire una efficace
pianificazione e condotta delle operazioni.
5. Conclusioni
L’analisi condotta permette chiaramente di capire come il concetto di
POC si sia espanso in diverse direzioni. Non solo, infatti, è passato da un’ap-
plicazione limitata al DIU come Diritto di Ginevra applicabile ai conflitti
armati, arrivando lentamente, non senza traumatici passaggi (125) dovuti alle sue
carenze iniziali, a poter essere applicata alle PSOs/CROs, entrando quindi
nell’ambito del DIDU, riconosciuto di fatto come un diritto della persona che
si trova in un territorio soggetto a mandato POC dell’UNSC a vedersi tutelato
dai peacekeepers.
Ma, ulteriormente, pare essersi espansa inglobando nuovi e ulteriori con-
tenuti rispetto all’iniziale integrità fisica del civile. Si è, infatti, riscontrato come
la POC ormai riguardi anche l’uguaglianza di genere, la tutela dei minori, la
libertà di movimento, il pericolo della diffusione di armi e mine, la sicurezza in
senso lato, l’addestramento delle forze di sicurezza e l’educazione alla legalità
nella ricostruzione delle istituzioni locali. In tale direzione sembra andare una
recente risoluzione (126) dell’UNSC che seppur titolando “protection of civilians
in armed conflict”, tratta il problema della carenza di cibo e della carestia
ponendoli in relazione alla POC in quanto l’assenza di cibo potrebbe causare
danni fisici gravi e anche la morte nelle persone che si trovano a vivere nelle
aree di crisi.
La risoluzione in parola rimarca il legame tra violenza e conflitti armati
da un lato e l’insicurezza alimentare da essi causata e la minaccia di carestia dal-
l’altro (127) . Aggiunge altresì che tale insicurezza alimentare, insieme alle viola-
zioni di DIU e DIDU, può causare esodi forzati di persone (128) . Pone pertanto
i tre pericoli sullo stesso piano in tema di lesività e quindi di tutela.
(125) Cfr. note da 28 a 33 pag. 6.
(126) Protection of civilians in armed conflict, S/RES/2417, 2018.
(127) Ivi, para. 1.
(128) Ivi, para. 2.
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