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L’IMPEGNO ALL’ESTERO DELL’ARMA DEI CARABINIERI



             erano  quelli  già  individuati  dalle  convenzioni  e  dai  protocolli  aggiuntivi  di
             Ginevra, ovvero i cittadini dei Paesi “atlantici” e quelli dei paesi nemici nel caso
             fosse  scoppiato  un  conflitto  armato  internazionale,  tipo  di  conflitto  in  cui
             l’Alleanza aveva previsto di operare ma, finita la Guerra Fredda, la repentina
             mutazione del quadro geostrategico ha portato le truppe NATO in teatri sia di
             tipo propriamente bellico che di “semplice” crisi e conflittualità interna.
                  Ed è da queste situazioni occorse dall’ultimo decennio del XX secolo ad
             oggi che la NATO si è trovata a operare, non più come strumento di difesa col-
             lettiva ma come strumento di sicurezza collettiva (105) , in risposta alle situazioni
             di crisi con operazioni militari diverse da quelle previste dall’art. 5 del Trattato,
             le cosiddette non article five crisis response operations (106) .
                  In queste NA5CRO i militari dell’Alleanza hanno operato, pur senza un
             proprio concetto strategico, anche a protezione dei civili in esecuzione di man-
             dati ONU realizzando però, con il passare del tempo, che era necessario adot-
             tare una propria policy strategica in ambito POC. Operando infatti in armi con-
             tro  insurgents (107)  e terroristi,  specie  in  Afghanistan,  i  comandi  NATO  hanno
             compreso che per concludere proficuamente un’operazione è necessario otte-
             nere il consenso della popolazione e garantirne la sicurezza: “il conflitto sarà
             vinto persuadendo la gente, non distruggendo il nemico” e “la missione è pro-
             teggere la gente” (108) . Ma per avere uno statement ufficiale si è dovuti giungere fino
             al Summit di Varsavia (109)  ove si è espressamente fatto riferimento a una policy di
             POC (110) . Tale policy è stata pubblicata (111)  in concomitanza alla dichiarazione di
             Varsavia. Il documento individua dieci misure per implementare i mandati POC.

             (105) N. RONZITTI, Diritto internazionale dei conflitti armati, Giappichelli, Torino, 2014, pag. 100.
             (106) Non-article 5 crisis response operations (NA5CRO) can be described as multifunctional operations that
                  encompass those political, military, and civil activities, initiated and executed in accordance with international
                  law, including international humanitarian law, contributing to conflict prevention and resolution and crisis
                  management, or serve humanitarian purposes, in the pursuit of  declared Alliance objectives, NATO allied
                  joint doctrine for non-article 5 crisis response operations, AJP-3.4(A), 2010.
             (107) Insurgency: the organized use of  subversion and violence to seize, nullify, or challenge political control of  a
                  region. Insurgency can also refer to the group itself. (US DOD, JP 3-24, p. GL-5, 2018).
             (108) S. MCCHRYSTAL, ISAF Commander’s counterinsurgency guidance, ISAF-HQ, Kabul, 2009.
             (109) NATO Summit, 8-9 luglio 2016, Warsaw (PL).
             (110) Driven by our values and international law, we recognise the imperative to protect civilians from the effects
                  of  armed conflict. That is why we have today endorsed the NATO Policy on the Protection of  Civilians,
                  developed with our partners and in consultation with the UN and other international organisations. In this
                  Policy, protection of  civilians includes all efforts taken to avoid, minimise, and mitigate the negative effects
                  on civilians arising from NATO and NATO-led military operations and, when applicable, to protect civi-
                  lians from conflict-related physical violence or threats of  physical violence by other actors. The Policy comple-
                  ments NATO’s existing efforts in related areas and it includes a stability policing dimension. We will imple-
                  ment this Policy through a concrete action plan, which will be reviewed regularly by the Council. Warsaw
                  Summit Communiqué, 9 luglio 2016, para. 132.
             (111) NATO Policy for the Protection of  Civilians endorsed by the Heads of  State and Government participating
                  in the meeting of  the North Atlantic Council in Warsaw 8-9 July 2016, NATO, 2016.

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