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L’IMPEGNO ALL’ESTERO DELL’ARMA DEI CARABINIERI



                  3. responsabilità  primaria  dei  governi:  lo  Stato  ospitante  ha  sempre  la
             responsabilità  primaria  di  proteggere  i  civili  entro  i  propri  confini  -  questa
             responsabilità non viene diminuita quando viene dispiegata in quel territorio
             una PKO con mandato POC;
                  4. responsabilità dei peacekeepers dove lo Stato è incapace o non vuole pro-
             teggere la popolazione, oppure dove le stesse forze governative rappresentano
             una minaccia per i civili;
                  5. dovere attivo di proteggere: le missioni non s’impegnano in attività di
             protezione solo in reazione a un attacco;
                  6. comando  e  controllo  (C2)  effettivi:  il  fallimento  nella  protezione  dei
             civili come conseguenza di strutture C2 deboli potrebbe portare a sofferenza e
             morte d’individui e può quindi compromettere la credibilità e l’efficacia com-
             plessive della PKO (cfr. the fatal trilogy);
                  7. in linea con i principi del peacekeeping: consenso dello Stato ospitante,
             imparzialità nell’attuazione del mandato e uso della forza solo per autodifesa o
             se autorizzato dal UNSC, anche per la POC;
                  8. a tutto campo: garantire la POC richiede un’azione concertata e coordi-
             nata tra componenti in uniforme e civili di una missione;
                  9. approccio  onnicomprensivo:  la policy  ONU  prevede  che  sia  condotta
             un’analisi al fine di determinare il vantaggio comparativo, il posizionamento
             ottimale e le più appropriate modalità di avvio della missione nei confronti dei
             partecipanti locali, sub-regionali e internazionali;
                  10. cooperazione con gli attori umanitari  e rispetto dei principi umanitari: le
                                                       (84)
             agenzie umanitarie dell’ONU e le ONG intraprendono una vasta gamma di attività
             a sostegno della POC , individualmente e/o all’interno del Protection Cluster (PC) ;
                                (85)
                                                                                      (86)
                  11.  approccio  basato  sulla  comunità:  le  azioni  per  proteggere  i  civili
             dovrebbero  essere  pianificate  consultando  anche  le  persone  della  comunità
             locale e al fine di responsabilizzarle;

             (84)  Gli attori umanitari sono civili che hanno diritto alla protezione nell’ambito del mandato
                  POC. Gli attori umanitari fanno affidamento sulla loro neutralità, imparzialità e indipenden-
                  za operativa (principi umanitari) per essere accettati da parte di tutti gli attori e quindi sulla
                  loro sicurezza e capacità di accedere a coloro che hanno bisogno di assistenza. Di conse-
                  guenza, mantenere una chiara distinzione tra ruolo e funzione degli attori umanitari da parte
                  di attori politici e militari, in particolare in contesti conflittuali e postbellici, è un fattore chia-
                  ve  nella  creazione  di  un  ambiente  operativo  in  cui  le  organizzazioni  umanitarie  possano
                  assolvere efficacemente il loro mandato e in modo sicuro, (Ivi, para. 26).
             (85)  The concept of  protection encompasses all activities aimed at obtaining full respect for the rights of  the indi-
                  vidual in accordance with the letter and the spirit of  the relevant bodies of  law, IASC, Protection of
                  Internally Displaced Persons, 1999-2000, para. I, pag. 4.
             (86)  At country level, the protection cluster supports the delivery of  specialized and specific protection activities,
                  undertakes regular assessments and analysis, plans and implements its cluster strategy and coordinates and
                  contributes to robust advocacy. (IASC, Inter-Agency Standing Committee Policy on Protection in
                  Humanitarian Action, 2016).

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