Page 20 - Rassegna 2020-1-Inserto
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L’IMPEGNO ALL’ESTERO DELL’ARMA DEI CARABINIERI
3. responsabilità primaria dei governi: lo Stato ospitante ha sempre la
responsabilità primaria di proteggere i civili entro i propri confini - questa
responsabilità non viene diminuita quando viene dispiegata in quel territorio
una PKO con mandato POC;
4. responsabilità dei peacekeepers dove lo Stato è incapace o non vuole pro-
teggere la popolazione, oppure dove le stesse forze governative rappresentano
una minaccia per i civili;
5. dovere attivo di proteggere: le missioni non s’impegnano in attività di
protezione solo in reazione a un attacco;
6. comando e controllo (C2) effettivi: il fallimento nella protezione dei
civili come conseguenza di strutture C2 deboli potrebbe portare a sofferenza e
morte d’individui e può quindi compromettere la credibilità e l’efficacia com-
plessive della PKO (cfr. the fatal trilogy);
7. in linea con i principi del peacekeeping: consenso dello Stato ospitante,
imparzialità nell’attuazione del mandato e uso della forza solo per autodifesa o
se autorizzato dal UNSC, anche per la POC;
8. a tutto campo: garantire la POC richiede un’azione concertata e coordi-
nata tra componenti in uniforme e civili di una missione;
9. approccio onnicomprensivo: la policy ONU prevede che sia condotta
un’analisi al fine di determinare il vantaggio comparativo, il posizionamento
ottimale e le più appropriate modalità di avvio della missione nei confronti dei
partecipanti locali, sub-regionali e internazionali;
10. cooperazione con gli attori umanitari e rispetto dei principi umanitari: le
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agenzie umanitarie dell’ONU e le ONG intraprendono una vasta gamma di attività
a sostegno della POC , individualmente e/o all’interno del Protection Cluster (PC) ;
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11. approccio basato sulla comunità: le azioni per proteggere i civili
dovrebbero essere pianificate consultando anche le persone della comunità
locale e al fine di responsabilizzarle;
(84) Gli attori umanitari sono civili che hanno diritto alla protezione nell’ambito del mandato
POC. Gli attori umanitari fanno affidamento sulla loro neutralità, imparzialità e indipenden-
za operativa (principi umanitari) per essere accettati da parte di tutti gli attori e quindi sulla
loro sicurezza e capacità di accedere a coloro che hanno bisogno di assistenza. Di conse-
guenza, mantenere una chiara distinzione tra ruolo e funzione degli attori umanitari da parte
di attori politici e militari, in particolare in contesti conflittuali e postbellici, è un fattore chia-
ve nella creazione di un ambiente operativo in cui le organizzazioni umanitarie possano
assolvere efficacemente il loro mandato e in modo sicuro, (Ivi, para. 26).
(85) The concept of protection encompasses all activities aimed at obtaining full respect for the rights of the indi-
vidual in accordance with the letter and the spirit of the relevant bodies of law, IASC, Protection of
Internally Displaced Persons, 1999-2000, para. I, pag. 4.
(86) At country level, the protection cluster supports the delivery of specialized and specific protection activities,
undertakes regular assessments and analysis, plans and implements its cluster strategy and coordinates and
contributes to robust advocacy. (IASC, Inter-Agency Standing Committee Policy on Protection in
Humanitarian Action, 2016).
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