Page 58 - Rassegna 2019-4
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DOTTRINA
The social network-internet of things combination, an unforeseen evolution of the intelligence
systems of the bipolar world, would therefore make possible an unprecedented ability to look into the lives
of the unaware consumers. Such an intrusion, indeed, could be so pervasive and constant to raise the need
to rethink the legislative guarantees to protect the citizens from it, an issue which can no longer be ignored:
“the era of privacy, in short, is over”.
La privacy nell’era dell’homo digitalis
(Tenente Julian Colamedici)
SOMMARIO: 1. Big Data are watching you. - 2. Diritto alla privacy?
1. Big Data are watching you
It was a bright cold day in April, and the clocks were striking thirteen . Inaspettato
(4)
erede del signor Winston Smith, l’homo digitalis si aggira sicuro per le città del
(5)
mondo, silenziosamente accompagnato dal premuroso occhio di innumerevoli
dispositivi che ne seguono, tracciano, prevedono ogni movimento. Così, a sua
insaputa, lo stesso processo si ripete un numero incalcolabile di volte, registran-
do accuratamente una sconfinata mole di futili dettagli: che importa quante
volte ha cenato nello stesso ristorante? Chi mai vorrà sapere a che ora prende
il caffè? Perché qualcuno dovrebbe interessarsi alla strada che percorre ogni
mattina per andare al lavoro? In fondo è soltanto un uomo comune, uno come
tanti; la sua vita privata non interessa a nessuno. Di ciò convinto, l’homo digitalis,
ignaro dell’intrinseco valore del proprio paniere di scelte quotidiane, si sottopo-
ne a ogni tipo di profilazione, condividendo allegramente world wide le proprie
più intime informazioni.
In effetti, non ha tutti i torti: la singola individualità non interessa, è l’ag-
gregato che fa la differenza. Per dirla con Michele Ainis: “le big companies ci rega-
lano le loro informazioni, noi gli regaliamo i nostri dati. Solo che il nostro rega-
lo è inconsapevole, non ci rendiamo conto né del cassiere né del prezzo. Mentre
il loro non è affatto un regalo, casomai uno scippo, sia pure in guanti gialli” .
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(4) Dal celebre Incipit di 1984, G. ORWELL, Mondadori, 2010.
(5) F. LA PORTA, La desolata libertà dell’“homo digitalis”, IL SOLE 24 ORE, Cultura, 28 gennaio 2019
(https://www.ilsole24ore.com/art/la-delosata-liberta-dell-homo-digitalis-AE4Y8oJH), con-
sultato il 6 agosto 2019, una lettura di A. BARICCO, The Game, Einaudi, Torino.
(6) M. AINIS, Il regno dell’uroboro. Benvenuti nell’era della solitudine di massa, La nave di Teseo, Milano, 2018.
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