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L’ABUSO D’UFFICIO TRA DIRITTO E RAGIONE



                     Allo stesso modo, integra il reato di abuso di ufficio il rilascio di autoriz-
               zazioni  per  l’esercizio  dell’attività  di  noleggio  con  conducente  in  violazione
               delle disposizioni di cui alla legge quadro 15 gennaio 1992, n. 21 - che ha intro-
               dotto, tra l’altro, il cosiddetto “vincolo di territorialità”, che impone all’esercen-
               te l’attività di noleggio l’obbligo di effettuare il servizio esclusivamente nel ter-
               ritorio del Comune che ha rilasciato l’autorizzazione - in quanto tali disposizio-
               ni devono ritenersi definitivamente entrate in vigore a seguito del DL 25 marzo
               2010, n. 40, convertito nella legge 22 maggio 2010, n. 73 - Cass. pen. Sez. Sesta,
               Sent. 29 novembre 2016, n. 53184 (rv. 268519).
                     In sede di merito, si è affermato che “la condotta è attuata in violazione di legge
               anche quando presenti difformità dalle prescrizioni di un atto amministrativo quan-
               do questo sia stato espressamente adottato per adeguare il procedimento alle diret-
               tive di un atto avente forza di legge” - Tribunale Taranto, Sez. Seconda, 5 giugno 2017.
                     È configurabile il reato di abuso d’ufficio nella condotta consistente nel-
               l’omettere, prima di rilasciare un permesso di costruire, di considerare, sotto
               ogni profilo, il parere della Soprintendenza sull’atto autorizzatorio di base adot-
               tato dalla Regione o dall’ente subdelegato in materia paesaggistica, in quanto, a
               prescindere dall’estensione del sindacato, ciò integra una violazione di legge, in
               quanto l’autorizzazione paesaggistica presupposto del permesso di costruire va
               adottata previo parere della Soprintendenza, del quale occorre tener conto in
               sede di esercizio della discrezionalità amministrativa - Cass. pen., Sez. Terza,
               4 maggio 2016, n. 41473.
                     Nel procedimento amministrativo di rilascio di un titolo abilitativo alla
               realizzazione di opere o allo svolgimento di attività coinvolgenti immobili, l’in-
               dagine sulla conformità dell’immobile alla disciplina urbanistica costituisce un
               momento istruttorio ineludibile espressamente previsto dal legislatore, sicché
               solo l’acquisizione di dati positivi nel senso favorevole al richiedente consente
               il legittimo rilascio del provvedimento abilitativo, con la conseguenza che l’inos-
               servanza di tale procedimento concreta il vizio di violazione di legge rilevante
               ai sensi dell’art. 323 c.p., trattandosi di norme che impongono all’amministra-
               zione comportamenti specifici e puntuali la cui omissione ha l’effetto di procu-
               rare un vantaggio al beneficiario - Cass. pen., Sez. Terza, 27 aprile 2016, n. 23682.
                     In tema di reato di abuso d’ufficio realizzato mediante la violazione di
               leggi o regolamenti, viola il principio della necessaria specificità e determinatez-
               za dell’imputazione, la contestazione priva della specificazione delle norme vio-
               late o, quantomeno, delle indicazioni necessarie per l’individuazione delle stesse,
               in quanto tale omissione da luogo ad una lesione del diritto di difesa e ad una
               compromissione del diritto al contraddittorio - Cass. pen., Sez. Terza, Sent. 23
               marzo 2016, n. 38704 (rv. 267578).


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