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TRIBUNA DI STORIA MILITARE
ultimi esse sarebbero state regolate dalla legislazione consuetudinaria salvo che
non fosse contraria alla morale universale e all’ordine pubblico e inoltre sareb-
bero state rispettate le loro credenze e pratiche religiose .
(44)
Per garantire la sicurezza dei residenti ad Assab il Ministero degli Affari
Esteri richiese a quello della Guerra di istituirvi una Stazione dei Carabinieri Reali
che, dato il limitato numero di connazionali e di indigeni residenti, fu deciso che
avesse un organico di quattro uomini, ovvero un sottufficiale e tre carabinieri.
Il Ministero degli Affari Esteri specificò pure i criteri che sarebbero serviti
per sceglierli, considerato il particolare contesto nel quale avrebbero operato e per-
tanto fu stabilito, fra gli altri requisiti, che dovevano essere volontari e possibilmen-
te carabinieri a cavallo per poter compiere perlustrazioni su lunghe distanze.
Come comandante di Stazione fu scelto il trentenne brigadiere Enrico
Cavedagni, in servizio presso la Legione di Palermo, che fu promosso mare-
sciallo poco prima della partenza per l’Africa, mentre i carabinieri furono
Albino Ghitta della Legione di Napoli, Pasquale Iervolino della Legione di
Torino ed Enrico Piazzi di quella di Roma.
I quattro si imbarcarono sul piroscafo China della Società Generale di
Navigazione che salpò da Napoli il 27 aprile 1883 e il 16 maggio giunsero ad
Assab, dove si presentarono al regio commissario civile Branchi e, istituita la
Stazione Carabinieri, cominciarono il loro impegnativo servizio .
(45)
Negli anni successivi buona parte dei governi che si succedettero alla
guida del Regno d’Italia dedicarono un maggiore interesse alla questione colo-
niale, tanto che con il trascorrere del tempo furono ottenute l’Eritrea, la
Somalia, la concessione di Tientsin in Cina, la Libia, il Dodecaneso e l’Etiopia
ma è opportuno ricordare che questo lungo processo aveva avuto inizio con
l’interessamento verso il Corno d’Africa e l’acquisizione di Assab.
(44) «Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia», 10 luglio 1882, cit., pag. 2915.
(45) Per ulteriori notizie e per la trattazione dell’attività svolta dall’Arma fuori dai confini nazio-
nali dalla metà del XIX secolo alla Guerra d’Etiopia vedi Maria Gabriella PASQUALINI,
Missioni dei Carabinieri all’estero 1855-1935, Roma, Ente Editoriale per l’Arma dei Carabinieri,
2001. Per le divise e l’equipaggiamento dei primi carabinieri che operarono nel Corno
d’Africa vedi Vincenzo PEZZOLET, Rosso, Argento e Turchino. I colori, le armi, le uniformi dei
Carabinieri, vol. II, Roma, Ente Editoriale per l’Arma dei Carabinieri, 2000, pagg. 137-149.
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