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IL TRASFERIMENTO DELLA SEDE DI UN’AGENZIA EUROPEA: IL CASO EMA



                     Il 29 novembre 2017, la Commissione europea ha difatti presentato una
               proposta di modifica avente ad oggetto il trasferimento della sede.
                     Il Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria a Strasburgo, il 12 marzo
               2018 , si è espresso su tale proposta di modifica, con 507 voti favorevoli, 112 con-
                    (55)
               trari e 37 astensioni, confermando la decisione sulla nuova sede . Rispetto alle pro-
                                                                         (56)
               prie prerogative, il Parlamento europeo, ha però condannato la procedura seguita,
               in quanto è stato  di fatto impedito a quest’ultimo di essere coinvolto nel processo
               di votazione, ed ha insistito affinché la procedura per la selezione di una nuova sede
               per le agenzie europee sia rivista e non più seguita in questa forma in futuro .
                                                                                      (57)
                     La procedura di modifica del regolamento è, ad oggi, giunta a compimen-
               to: con regolamento (UE) 2018/1718 del 14 novembre 2018 è stato modificato
               il  regolamento  (CE)  726/2004  per  quanto  riguarda  l’ubicazione  della  sede
               dell’Agenzia europea per i medicinali. All’art. 1 di tale nuovo regolamento si
               legge:  “nel  Regolamento  (CE)  n.  726/2004  è  inserito  l’articolo  seguente:
               “Articolo 71-bis, l’agenzia ha sede ad Amsterdam (Paesi Bassi)”.


               4. I ricorsi
                          (58)

                     Contro la decisione, sono stati presentati due distinti ricorsi d’annullamen-
               to ai sensi dell’art. 263 TFUE: il primo è stato proposto dal Comune di Milano
               dinanzi al Tribunale UE; il secondo dalla Repubblica italiana dinanzi alla Corte
               di giustizia UE.


               (55)  Testo reperibile su http://www.europarl.europa.eu/doceo/document/A-8-2018-0063_IT.pdf.
               (56)  Riguardo alla proposta di modifica del regolamento istitutivo, Il Parlamento europeo ha
                     approvato alcuni emendamenti. Essi riguardano i seguenti aspetti: i membri hanno suggerito
                     alla Commissione e alle autorità olandesi di adottare tutte le misure necessarie per garantire
                     che l’Agenzia possa trasferirsi nella sua sede temporanea entro il 1° gennaio 2019 e trasfe-
                     rirsi nella sua sede permanente entro il 16 novembre 2019; la Commissione e le autorità
                     competenti dei Paesi Bassi presenteranno al Parlamento europeo e al Consiglio una relazio-
                     ne scritta sullo stato di avanzamento degli adeguamenti dei locali temporanei e sulla costru-
                     zione dell’edificio permanente tre mesi dopo l’entrata in vigore del presente regolamento, e
                     successivamente ogni tre mesi, fino a quando l’Agenzia non si sarà trasferita nella sua sede
                     permanente; sarà concluso un accordo sulla sede che consente all’Agenzia di assumere le sue
                     funzioni nei locali approvati dal Parlamento europeo e dal Consiglio entro tre mesi dalla data
                     di entrata in vigore del regolamento.
               (57)  Si legge nell’emendamento proposto dal parlamentare italiano Giovanni La Via (PPE) alla
                     decisione del Consiglio sul trasferimento della sede dell’EMA, che il Parlamento “insiste nel
                     pieno rispetto della procedura legislativa ordinaria in relazione all’ubicazione degli organismi
                     delle agenzie, in quanto unica istituzione direttamente eletta che rappresenta i cittadini”.
               (58)  Il ricorso della Repubblica italiana, depositato in data 30 gennaio 2018, è stato iscritto in
                     Cancelleria con il numero di causa C-59/18; il ricorso del Comune di Milano, depositato nella
                     stessa data, risponde invece ai numeri di causa T-46/18 e quale istanza cautelare T-46/18 R.

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