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DOTTRINA



             zioni, con qualunque mezzo, dei lavoratori, pur espressive di libertà di pensiero
             ex art. 21 Cost. ed ex art. 1 statuto dei lavoratori (“nel rispetto dei principi della
             Costituzione  e  delle  norme  della  presente  legge”),  è  tradizionalmente  fatto
             refluire, sul piano giudiziario, nella possibile perdita del rapporto di fiducia con
             il lavoratore per talune condotte espressive di scarsa diligenza e di scarsa fedeltà
             (art. 2105 c.c.), potenzialmente lesive del datore, o negli inadempimenti di “non
             scarsa importanza”, con conseguenti sanzioni disciplinari, anche espulsive.
                  La dottrina  e la giurisprudenza  hanno dunque sovente messo in
                                                    (50)
                             (49)
                  e la recidiva, in S. MAINARDI (a cura di), Il potere disciplinare del datore di lavoro, Torino, Utet, 2012,
                  191; C. VALLE, Esercizio del potere disciplinare e processo penale, in S. MAINARDI (a cura di), Il potere
                  disciplinare del datore di lavoro, cit., 438; M. MEUCCI, Private vicende riprovevoli ed elemento fiduciario
                  nel rapporto di lavoro, in LAV. PREV. OGGI, 1986, 884; A. VALLEBONA, Lavoro e vita privata, in
                  MASS.  GIUR.  LAV., 1999, 1554; C. PISANI, Licenziamento e fiducia, Milano, Giuffrè, 2004; D.
                  PIZZONIA, Licenziamento e vita privata del lavoratore, in GIUR.IT., 2000, 1612.
             (49)  Sul tema, nel lavoro privato, tra i tanti contributi v. E. FIATA, Limiti al diritto di critica del lavo-
                  ratore e controllo di legittimità (nota a Cass., Sez. lav., 19 gennaio 2019 n. 1379), in GIUR. IT., 2019,
                  614;  I.  CAIRO,  Il  diritto  di  critica  del  lavoratore,  in  www.dirittolavorovariazioni.com,  2017;  P.
                  ROCCHETTI, Diritto di critica del lavoratore, suoi limiti ed esercizio, alla luce dell’evoluzione giurispruden-
                  ziale. Commento alle sentenze n. 996/17 e n. 4125/2017 della Sezione Lavoro della Cassazione, in
                  www.questionegiustizia.it, 17 maggio 2017; V. VALENTI, Diritto di critica del lavoratore: tra obbligo
                  di fedeltà e “dovere” di verità, in RIV. GIUR. LAV., 2016, II, 502; S. DI STASI, Potere disciplinare e
                  diritto  di  critica  del  lavoratore:  illegittimità  del  recesso  se  il  datore  non  mantiene  la  promessa  data,  in
                  ARGOMENTI DIR. LAV., 2013, 659; O. MAZZOTTA, Diritto di critica e contratto di lavoro, in FORO
                  IT., 1986, I, 1878; O. DESSÌ, Il diritto di critica del lavoratore, in RIV. IT. DIR. LAV., 2013, I, 395;
                  A. M. PERRINO, op. cit., 195 ss., con vasti richiami dottrinali e giurisprudenziali; M. N. BETTINI, Il
                  diritto di critica del lavoratore nella giurisprudenza, in AA.VV., Diritto e libertà, Studi in memoria di
                  Matteo Dell’Olio, Torino, Giappichelli, 2008, 141; A. DE LUCA, Diritto di critica del lavoratore, in
                  LAVORO GIUR., 2008, 983; V. PAPA, Lavoro e dissenso. Il diritto di critica del lavoratore e i suoi limiti
                  nell’interpretazione giurisprudenziale, in RIV. CRITICA DIR. LAV., 2008, 805; R. BENINATO, I labili
                  confini del diritto di critica dei lavoratori nei confronti dell’ente datoriale, in www.altalex.com, 31 maggio
                  2007; M.G. GRECO, Diritto di critica e rapporto di lavoro, in ARG. DIR. LAV., 2006, 293; G. VECA,
                  Osservazioni in merito al diritto di critica del dipendente e rapporto di lavoro subordinato, in RESP. CIV.
                  E PREV., 2005, 453.
             (50)  Nella giurisprudenza lavoristica, tra le tante sentenze, sostanzialmente ancorate alla analoga
                  giurisprudenza sviluppatasi sui canoni di legittima critica dei giornalisti, ma tese ad esaltare
                  la lesione del rapporto fiduciario datore-lavoratore e le regole di correttezza e buona fede, v:
                  Cass.,  Sez.  lav.,  16  febbraio  2017,  n.  4125,  in  LAVORO  GIUR.,  2017,  456,  con  nota  di  C.
                  SANTORO, Il diritto di denuncia del lavoratore nei confronti del datore di lavoro; 17 gennaio 2017, n.
                  996, in RIV. GIUR. LAV., 2017, II, 410 (m), con nota di M. GIACONI, Un caso di whistleblowing
                  davanti alla Cassazione; 8 agosto 2016, n. 16629, in REP. FORO IT., 2016, voce Lavoro (rapporto
                  di), n. 1219; 2 febbraio 2016, n. 1978, in GIUR. IT., 2016, 654, con nota di G. CASTELLANI,
                  Diligenza e fedeltà del lavoratore; 9 gennaio 2015, n. 144, in LAVORO GIUR., 2015, 599, con nota
                  di F. M. GALLO, Quando l’obbligo di fedeltà si estende ai comportamenti extralavorativi; 8 luglio 2015,
                  n. 14249; 25 febbraio 1986, n. 1173, in FORO IT., 1986, I, 1877, con nota di O. MAZZOTTA,
                  cit.; 7 novembre 2006, n. 23726, ivi, 2007, I, 81; 8 luglio 2009, n. 16000, in REP. FORO IT.,
                  2009, voce Lavoro (rapporto di), n. 1092; 17 settembre 2009, n. 20048, in FORO IT., 2010, I,
                  451; 18 settembre 2013, n. 21362, in REP. FORO IT., 2013, voce Lavoro (rapporto di), 1207.
                  Più di recente, App. Venezia, Sez. lav., 8 novembre 2014, n. 520; Cass., Sez. lav., 23 dicembre
                  2016, n. 26930, che sintetizza i principi di diritto in materia di legittimo esercizio del diritto
                  di critica; in terminis, Cass., Sez. lav., 10 dicembre 2008, n. 29008, in RIV. IT. DIR. LAV., 2009,

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