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DOTTRINA



             2. I limiti alla libertà di pensiero nella Costituzione
                  Di regola, soprattutto in contesti giudiziari o disciplinari, gli autori di arti-
             coli giornalistici o di esternazioni televisive, radiofoniche o, oggi, anche media-
             tiche, lesive di terzi (colleghi, cittadini, datori di lavoro, cariche istituzionali ecc.)
             sono soliti invocare a propria prioritaria difesa, quale assorbente scriminante, la
             libertà di pensiero, ritenuta sovente illimitata ed incomprimibile.
                  Ma il concetto di limite è insito nel concetto di diritto: l’esercizio di un
             diritto, quale quello di pensiero (di cronaca, di critica, di satira) non cagiona un
             danno ingiusto a terzi solo se esercitato in modo legittimo, ovvero non travali-
             cando i limiti posti dall’ordinamento a tutela degli interessi altrui di pari rango.
                  Da questo presupposto occorre prendere le mosse, partendo dal corretto
             esercizio dell’attività giornalistica , che più di altre ha da sempre posto proble-
                                            (13)
             mi di limiti alla basilare libertà di pensiero.
                  Quest’ultima costituisce estrinsecazione della libertà di informazione che,
             tuttavia, nel nostro ordinamento costituzionale non gode di testuale tutela auto-
             noma (come nella Costituzione spagnola).
                  Ciononostante, se ne rinviene nell’art. 21 Cost. il fondamento costituzio-
             nale, potendo e dovendo la libertà di cronaca essere ricompresa nella libertà di
             manifestazione del pensiero, condividendone la stessa struttura, la stessa natura
             e le stesse garanzie.

             (13)  Sull’etica del giornalista e sul relativo sistema disciplinare, tra i vari contributi, v. L. BONESCHI,
                  La deontologia del giornalista, Diritti e doveri della professione, Milano, Egea, 1997; C. SINI, Moralità
                  e amoralità dell’etica nel comunicare, in I. RIZZI (a cura di), Etica e comunicazione, Milano, Banca
                  Europa, 1997; A. PAPUZZI, A. MAGONE, Il giornalismo morale, Torino, Celid, 2001; B. GROSSI,
                  Etica del giornalismo, in A. FABRIS (a cura di), Guida alle etiche della comunicazione, Pisa, Ets, 2004;
                  E.  MORRESI,  Etica  della  notizia,  Bellinzona,  Casagrande,  2004;  C.  J.  BERTRAND,  C.  DI
                  MARTINO, S. SICA, La “morale” dei giornalisti. Deontologia dei media e qualità del prodotto editoriale,
                  Milano, Angeli, 2004; M. PARTIPILO, V. FALCONE (a cura di), Le regole del giornalista, Roma,
                  Centro di documentazione giornalistica, 2009; G. FAUSTINI (a cura di), Il sistema dell’informa-
                  zione e la deontologia, Roma, Ordine dei giornalisti, 1993; P. SCANDALETTI, Etica e deontologie dei
                  comunicatori, Roma, Luiss University press, 2005; M. PARTIPILO, Le notizie e la persona, Bari,
                  Cacucci, 2005; A. FABRIS, Etica della comunicazione, Roma, Carocci, 2006; S. PERON, La verità
                  della notizia tra veritas e aletheia, in RESP. CIV. E PREV., 2006, 1289; R. RAZZANTE, Manuale di
                  diritto dell’informazione e della comunicazione, Padova, Cedam, 2013; L. FEROLA, Dal diritto all’oblio
                  al diritto alla memoria sul web, in DIR. INFORMAZIONE E INFORMATICA, 2012, 1001; M. PARTIPILO
                  (a cura di), Manuale del consigliere, Roma, Centro di documentazione giornalistica, 2014; E.
                  AMBROSI, La riforma delle funzioni disciplinari dell’Ordine dei giornalisti un anno dopo: prime considera-
                  zioni, in www.rivistatigor.scfor.units.it, 2014; da ultimo V. TENORE (a cura di), Il giornalista e le
                  sue quattro responsabilità, Milano, 2018.
                  Sul più ampio tema, qui non analizzato, dell’etica dei media (e non solo dei giornalisti), v. A.
                  MARTURANO, Etica dei media, Milano, Angeli, 2000; A. FABRIS (a cura di), Guida alle etiche della
                  comunicazione, cit.; P. GREPPI, A. BRIGAGLIA (a cura di), Effetti collaterali. La pubblicità e l’etica,
                  Milano, Tp, 2007; R. STELLA, Media ed etica, Roma, Donzelli, 2008, G. GARDINI, P. LALLI (a
                  cura di), Per un’etica dell’informazione e della comunicazione. Giornalismo, radiotelevisione, new media,
                  comunicazione pubblica, Milano, Angeli, 2009.

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