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                                                           DOTTRINA







                                                    Il rating di legalità

                             Professore
                         Antonio DEL POZZO          Escamotage opportunistico o strumento
                    Ordinario di Contabilità e Bilancio presso
                      l’Università degli Studi di Messina  per la prevenzione dei reati d’impresa?



                  SOMMARIO: 1. Oggetto e obiettivi del lavoro. - 2. La logica di fondo del rating nell’analisi
                            finanziaria. - 3. Il cosiddetto rating di legalità: finalità e criteri di valutazione di
                            base (fino a 1 stella). - 4. I requisiti aggiuntivi per la seconda e la terza stella: i
                            comportamenti virtuosi futuri ulteriori. - 5. Il sistema premiale del rating di lega-
                            lità e del cosiddetto rating di impresa ex art. 213 del Codice degli appalti. - 6. Il
                            sistema premiale del rating di legalità in materia di finanziamenti pubblici e di
                            accesso al credito. - 7. Diffusione e orientamenti di adozione del rating di lega-
                            lità. - 8. Il modello organizzativo D.Lgs. 231/2001 e la risk analysis. L’opportuna
                            presenza per prevenire l’asimmetria informativa. - 9. Conclusioni.


                  1. Oggetto e obiettivi del lavoro
                       Da tempo la dottrina aziendale ha chiarito che il controllo dei rischi è fat-
                  tore complementare della creazione del valore, nel senso che la produzione di
                  ricchezza presenta, come condizione di base, la capacità di prevenire gli eventi
                  rischiosi delle imprese.
                       Tra i principali rischi dell’attività aziendale vi sono quelli del compimento
                  di reati nello svolgimento dell’attività produttiva o più in generale di non rispet-
                  tare vincoli legislativi imperativi da cui possono derivare sanzioni e interdizioni.
                       Per favorire la diffusione dei principi etici, il legislatore, forte anche del-
                  l’esperienza maturata con il D.Lgs. 231/2001, ha ideato un nuovo riconosci-
                  mento noto come rating di legalità.
                       Nel presente articolo ci si pone l’obiettivo di descriverlo e individuarne
                  potenzialità ma anche punti deboli derivanti dalla sua possibile adozione solo in
                  chiave opportunistica. Ciò anche alla luce di quanto già avvenuto con il D.Lgs.
                  231/2001, di cui spesso le sentenze hanno disconosciuto gli effetti per manife-
                  sta inconsistenza del modello organizzativo sottostante.

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