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STRATEGIE DI CONTRASTO ALLA CORRUZIONE NEL PANORAMA
INTERNO E INTERNAZIONALE
Pertanto, sono senza dubbio da supportare gli sforzi recentemente com-
piuti dalla comunità internazionale (ad esempio nel G7 workshop on corruption
measurement tenutosi a Roma nel 2017) per elaborare un approccio corale e
multi-stakeholder di misurazione, che consenta di cogliere al meglio le reali
dimensioni dei fenomeni illeciti, presupposto (questo) imprescindibile per favo-
rire la formazione di una corretta consapevolezza dell’opinione pubblica e
implementare al meglio le misure legislative. Ben si comprende, quindi, come i
temi in campo siano davvero tanti.
La stessa straordinaria evoluzione di nuove tecnologie, del resto, oltre ad
essere una grande opportunità rappresenta spesso un rilevante problema di
governance per i pubblici poteri, chiamati al riguardo a complesse scelte di rego-
lazione.
Penso soprattutto ai nuovi meccanismi finanziari digitali che consentono
una rapida e flessibile movimentazione di flussi di ricchezza, spesso in assenza
di controlli e di regolamentazioni pubblicistiche specifiche sul punto.
Si tratta di strumenti che - pur potendo stimolare maggiori interconnes-
sioni tra i mercati, creando nuove opportunità di business - proprio in quanto
(spesso) non regolati risultano particolarmente appetibili per la criminalità da
profitto, che può sfruttarli per veicolare facilmente fondi illeciti (utilizzati per
evadere il fisco, pagare tangenti, riciclare denaro, finanziare il terrorismo) in
grado di inquinare l’economia legale.
Gli ordinamenti saranno quindi chiamati nei prossimi anni ad offrire ade-
guate risposte alle istanze di tutela emergenti rispetto a questi nuovi strumenti
tecnologici. Nel compiere le indispensabili scelte legislative in questi campi -
non dovendosi comunque rinunciare a sfruttare le opportunità di sviluppo
offerte da questi nuovi strumenti - si dovranno valorizzare la prevenzione e,
soprattutto, la trasparenza.
Ancora una volta, poi, sarà essenziale coinvolgere in questa sfida il settore
privato per favorire la diffusione della cultura della gestione del rischio, predi-
sponendo, ad esempio, framework nazionali di cyber-security con lo scopo di offrire
alle imprese un supporto effettivo per misurare i propri profili di rischio, con-
figurare strategie aziendali cyber ad essi adeguate, e innovare tempestivamente i
propri sistemi di difesa.
Rispetto, ad esempio, al fenomeno del cyber-laundering, una sfida interessan-
te potrebbe essere quella di creare sistemi di block chain che impediscano di por-
tare a compimento operazioni provenienti da indirizzi criptati, registrando in
modo accessibile e tracciabile le diverse transazioni, specie con riferimento ai
bitcoin.
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