Page 22 - Rassegna 2019-2
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DOTTRINA



                  Bisogna poi comunicare il messaggio vincente che essere un’impresa com-
             pliant conviene, presenta indubbi vantaggi sul mercato rispetto alla posizione
             dei concorrenti che non rispettano le regole, anche e soprattutto in una visione
             a lungo termine.
                  L’impresa disposta a pagare la tangente potrà vincere quel singolo appalto,
             ma, se pensiamo in un’ottica temporale più ampia e teniamo conto dei mecca-
             nismi di prevenzione e rilevazione degli illeciti introdotti, avrà ampie possibilità
             di essere scoperta e estromessa dall’affare proprio a vantaggio delle concorrenti
             che si sono al contrario impegnate nel rispetto della normativa.
                  In ciò bisogna valorizzare appieno, nelle strategie di comunicazione, anche
             i numerosi meccanismi di incentivo alle imprese che rispettano quegli standard
             di legalità che, come visto, sono stati messi in campo negli ultimi anni.
                  Insomma, gli strumenti esistono, è responsabilità di tutti impegnarsi affin-
             ché siano applicati al meglio e, direi, con il corretto atteggiamento. Nel favorire
             l’emersione di questi nuovi approcci culturali le metodologie di misurazione
             della corruzione svolgono un ruolo importante e spesso sottovalutato.
                  Ciascun individuo è infatti estremamente influenzato dall’ambiente sociale
             e d’informazione che lo circonda, sicché, laddove sulla situazione del suo Paese
             vengano diffuse rilevazioni di percezione della corruzione non positive, in qual-
             che modo si rallenterà quel processo di cambiamento dell’approccio culturale
             che, come detto, è essenziale per la corretta applicazione e per l’efficiente ed
             efficace funzionamento degli apparati normativi introdotti.
                  Potrebbe  invero  instillarsi  nell’opinione  pubblica  l’erronea  convinzione
             che tutti gli sforzi normativi del legislatore siano stati vani e non abbiamo scal-
             fito la dimensione strutturale e sistematica della corruzione e degli illeciti nella
             pubblica amministrazione.
                  Con ciò, beninteso, non si intende in alcun modo contestare la diffusione
             di tali rilevazioni, che appaiono pur sempre indispensabili nel favorire una presa
             di coscienza collettiva del problema.
                  L’attività di organismi come Transparency International, del resto, è senza
             dubbio irrinunciabile nell’internazionalizzazione della lotta alla corruzione.
                  Appare tuttavia auspicabile un cambio di passo anche nell’elaborazione
             delle metodologie di rilevazione della corruzione.
                  Gli strumenti di misurazione che si basano esclusivamente sulla percezio-
             ne del singolo, infatti, non sembrano oggi pienamente in grado di cogliere l’ef-
             fettiva dimensione del fenomeno, come, parimenti, non sembrano del tutto ido-
             nei a tal scopo i meccanismi di carattere oggettivo (come le statistiche giudizia-
             rie), che non tengono conto dell’ampia cifra nera della corruzione.


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