Page 20 - Rassegna 2019-2
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DOTTRINA



                  Nel corso della mia esperienza quale speciale rappresentante per la lotta
             alla corruzione per la Presidenza italiana dell’OSCE ho avuto modo di confron-
             tarmi in molti Paesi sul tema del contrasto alla corruzione e ho positivamente
             constatato come la comunità internazionale stia oggi concretamente rinnovan-
             do il proprio impegno nel favorire la creazione di basi normative e di coopera-
             zione comuni nella lotta alla corruzione, nella consapevolezza che questi pro-
             blemi di governance privano i governi delle capacità di garantire lo sviluppo eco-
             nomico e sociale, la stabilità, la sicurezza.
                  La piattaforma di dialogo dell’OSCE è stata e sarà un punto di riferimento
             centrale per il positivo scambio tra le migliori esperienze nazionali.
                  In tal sede, peraltro, si continua a prendere atto dell’importanza di pro-
             muovere partenariati pubblico-privati per favorire il contrasto alla corruzione.
                  Bene, io credo che oggi sia molto importante rinnovare l’impegno di coin-
             volgere sempre più la società civile e il mondo delle imprese in tali processi, e,
             come dirò, ritengo che la comunità internazionale abbia fatto molti passi avanti
             in tal senso negli ultimi anni.
                  La governance pubblica internazionale, pertanto, non potrà che accompa-
             gnare questa positiva evoluzione, favorendo il più possibile anche ulteriori riav-
             vicinamenti tra le legislazioni nazionali in tema di prevenzione e repressione
             nella lotta alla corruzione e a ogni forma di illecito nel settore pubblico e in
             quello privato.
                  Del resto, proprio le maggiori interconnessioni sovranazionali oggi esi-
             stenti tra mercati e ambienti economici rendono auspicabile una maggiore uni-
             formità  della  regolamentazione  (sotto  vari  profili)  del  settore  commerciale,
             indispensabile alla creazione di un “terreno di gioco” comune per tutti i soggetti
             in campo.
                  Solo in tal caso gli operatori economici potranno realmente competere in
             assenza  di  gap  ordinamentali  e  disallineamenti  tra  legislazioni  certamente  in
             grado di influire negativamente su una distribuzione di risorse economiche effi-
             ciente nei mercati. Allo stesso tempo, in questo modo, potrà consentirsi a cia-
             scun Paese di attrarre investimenti senza rinunciare ad assicurare alla propria
             comunità quelle indispensabili esigenze di legalità negli affari cui accennavo in
             precedenza.
                  Quest’ultimo aspetto, io credo, è davvero cruciale.
                  In assenza di tale armonizzazione delle regole a livello internazionale, infat-
             ti, l’impegno di un singolo ordinamento nel predisporre un apparato di regola-
             zione efficace nella prevenzione della corruzione e degli illeciti rischia di genera-
             re il contro-effetto negativo di allontanare dal proprio Paese gli investimenti delle


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