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DOTTRINA
Nel raggiungimento di questi obiettivi certamente non può rinunciarsi agli
strumenti di repressione, alcuni, peraltro, dimostratisi di straordinaria efficienza
o dalle promettenti potenzialità (e penso, in particolare, non soltanto alla con-
fisca e all’importanza cruciale che oggi riviste il tema dell’asset recovery nel con-
trasto alla criminalità da profitto, ma anche a innovativi strumenti “terapeutici”,
recentemente emersi in Italia, come il commissariamento pubblicistico di
imprese “inquinate” dalla criminalità organizzata).
Con la legge n. 3 del 2019 (la cosiddetta legge “Spazza-corrotti”), del resto,
l’impianto normativo dei delitti contro la pubblica amministrazione è stato ulte-
riormente inasprito, dovendosi ormai registrare la tendenza del legislatore verso
la creazione - in tema di contrasto alla corruzione - di una sorta di microsistema
differenziato e parallelo rispetto ai canali classici della repressione penale, un po’
sulla scorta dell’esperienza normativa di contrasto alla criminalità organizzata.
Tuttavia, insisto da diversi anni nell’evidenziare come la vera scelta vincen-
te di una buona governance pubblica risieda nel valorizzare la prevenzione e i
meccanismi premiali e di incentivo per i soggetti economici “compliant”.
Gli obiettivi di regolazione dei pubblici poteri, in sostanza, dovrebbero con-
centrarsi sulla creazione di meccanismi operativi in grado di consentire alla pub-
blica amministrazione di individuare e di estirpare preventivamente ogni situazio-
ne di conflitto di interessi e, in generale - nel concreto evolversi dei rapporti con
le imprese, il mondo economico nel suo complesso o il semplice cittadino - ogni
fenomeno idoneo a costituire l’avamposto di futuri accordi corruttivi e illeciti.
E ciò mediante l’adozione di strumenti che, agendo su fasi e problemati-
che differenti, garantiscano un approccio integrato al tema in questione, tenen-
do conto dell’esigenza di prevenire non soltanto vicende di potenziale rilevanza
penale, ma anche più semplicemente fenomeni di mala-administration che posso-
no rappresentare un ostacolo rilevante all’efficiente allocazione delle risorse nel
mondo economico.
Le positive iniziative recentemente emerse al riguardo nel panorama nor-
mativo (non soltanto) italiano passano dalla creazione di autorità amministrati-
ve indipendenti anti-corruzione con importanti compiti di vigilanza e controllo
sulle imprese e sul settore dei contratti pubblici, all’adozione di codici di con-
dotta dei dipendenti pubblici e meccanismi di tutela del whistle-blower, alla valo-
rizzazione della trasparenza garantendo il diritto dei cittadini all’accesso ai
documenti (si pensi al FOIA, Freedom of Information Act), fino alla diffusione di
piani operativi di individuazione, mitigazione e gestione concreta del rischio-
corruzione nelle pubbliche amministrazioni (modellati sulle caratteristiche e
sulle esigenze del singolo ente).
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