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STRATEGIE DI CONTRASTO ALLA CORRUZIONE NEL PANORAMA
INTERNO E INTERNAZIONALE
imprese che potrebbero preferire destinare le proprie risorse in quegli ordina-
menti nazionali ove si presta meno attenzione agli aspetti della prevenzione nei
rapporti tra amministrazioni pubbliche e mondo economico privato.
Una scelta, quest’ultima, che appare anche più semplice in virtù della pro-
gressiva frantumazione delle barriere e dei confini logistici tra i mercati, feno-
meno reso possibile dalla sempre maggiore digitalizzazione dell’economia.
Sicché la vera sfida della comunità internazionale sarà quella di evitare
simili problematiche di governance promuovendo la creazione di basi di regola-
zione comuni in questo settore, e ciò proprio perché ambienti economici inter-
connessi non possono che presupporre “regole del gioco” interconnesse e
coordinate.
Bisogna poi, guardando al passato, prendere coscienza e confrontarsi su
ciò che non ha funzionato, sulle ragioni di tali persistenti problematiche e, con-
seguentemente, sulle nuove sfide della governance pubblica.
Innanzitutto, tutti gli strumenti di prevenzione della corruzione cui ho
fatto riferimento sono spesso visti, tanto dai pubblici poteri quanto dalle impre-
se vigilate, come un peso, come inutili adempimenti burocratici costituenti un
ostacolo alla de-burocratizzazione e all’efficienza della pubblica amministrazio-
ne, da un lato, e al libero esercizio dell’impresa, dall’altro.
Ciò è dovuto, io credo, non solo a motivi culturali, ma anche, forse, a pro-
blemi di corretta comunicazione nella governance pubblica. Sotto il primo profilo,
chiaramente, è essenziale favorire un mutamento d’approccio della società a tali
strumenti e alle riforme messe in campo, che richiederanno tempo per mostrare
tutti i loro aspetti positivi e per essere recepite a pieno dal mondo economico.
Nel far questo è essenziale, innanzitutto, ripartire dalle giovani generazioni
coinvolgendo il mondo accademico e dell’educazione in generale nel favorire la
diffusione della cultura della legalità e del rispetto delle regole.
Tuttavia, è essenziale a mio avviso anche un cambiamento delle strategie
di comunicazione dei pubblici poteri, affinché si possa far comprendere come
questi strumenti messi in campo non siano un peso, ma una importante oppor-
tunità sia per la pubblica amministrazione sia per le imprese.
Ciascun ente pubblico, utilizzando i protocolli di prevenzione, può contri-
buire ad innescare quel processo virtuoso in grado di far riacquistare all’opinio-
ne pubblica piena fiducia nelle istituzioni, così migliorando il rapporto con il
cittadino e, soprattutto, con l’impresa, che potrà interfacciarsi con l’amministra-
zione con la ragionevole sicurezza che verranno rispettati quei criteri di impar-
zialità e trasparenza che sono indispensabili alla effettiva e leale competizione
con gli altri operatori sul mercato.
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