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DOTTRINA
L’aggiornamento configurerebbe, secondo una prevalente giurisprudenza,
“un punto di equilibrio fondamentale e uno snodo della disciplina in mate-
ria” che, sebbene attivabile su iniziative dell’impresa stessa, potrebbe risolver-
(43)
si anche in senso sfavorevole a questa, concludendosi con l’emissione di una
misura maggiormente afflittiva. Questo strumento svolge, quindi, da un lato la
funzione di adeguare e misurare le valutazioni dell’Autorità prefettizia al con-
creto manifestarsi del fenomeno criminale di interesse, dall’altro il ruolo di
garanzia sostanziale nel merito - diversamente da quella formale a opera del giu-
dice sulla ragionevolezza - affinché situazioni diverse non subiscano trattamenti
identici ma siano altresì ponderate sulla base degli elementi fattuali concreta-
mente emergenti. La dottrina , al contrario, non perviene a una così pacifica
(44)
conclusione. L’istituto dell’aggiornamento come baricentro dell’articolo
poc’anzi descritto, secondo un autorevole parere , genera quantomeno delle
(45)
perplessità, dovute in particolare: al possibile esito sfavorevole per l’impresa e,
quindi, l’incertezza e l’imprevedibilità della decisione; l’illusorietà de facto della
sua efficacia quando l’informazione sia stata fondata - come spesso avviene - su
legami di parentela o di coniugio con soggetti legati alle mafie.
4. L’eccesso di potere nelle misure interdittive
Tra i vizi di legittimità rilevabili in sede di controllo giurisdizionale e segna-
tamente, incompetenza, violazione di legge ed eccesso di potere, quest’ultimo
assume una peculiare rilevanza nella materia in esame, proprio in ragione della
grande discrezionalità riconosciuta all’Autorità amministrativa. Il giudice ammi-
nistrativo, nell’esercizio del sindacato di legittimità sull’attività provvedimentale
della P.A., esegue un delicato controllo sulla coerenza dell’esplicazione della
funzione con la relativa disciplina legislativa.
È a questo punto evidente come la verifica giudiziaria sulla competenza
dell’organo adottante - incompetenza - ovvero sul rispetto dei vincoli imposti
dalla norma - violazione di legge - sia per lo più esente da dubbi interpretativi;
al contrario, lo scrutinio sulla correttezza dell’uso della discrezionalità affidata
all’amministrazione appare più arduo .
(46)
(43) Consiglio di Stato, sent. 565/2017, cit.
(44) M. GIUSTINIANI, P. FONTANA, cit.
(45) P. TONNARA, cit. (con riferimento all’estensione dell’informazione ex art. 89-bis, ponendo dei
dubbi sull’effettività del bilanciamento operato dall’istituto in esame).
(46) C. DEODATO, Nuove riflessioni sull’intensità del sindacato del giudice amministrativo: il caso delle linee
guida dell’ANAC, in FEDERALISMI.IT, 25 gennaio 2017 (www.federalismi.it).
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